9.2.09

TECNOLOGIA BOTANICO-FORESTALE = LETTERA Q

Nome Botanico

Quercus pedunculata-Willd. - Quercus Robur-Linn. - Quercus racemosa-Lamck. - Quercus fructipendula-Schrank.

Nome Italiano

QUERCIA PEDUNCOLATA - QUERCIA GENTILE.

Nome Vernacolo

Rore dentil - Rore mestego - Rovere - Roro - Rore.

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Quercus dalle parole celtiche Kaêr quez - bell'albero.
Questa pianta, varietà della Quercus robur b, raggiunge l'altezza di 10 a 15 metri e un diametro alla base di centimetri 40 a 60 e cresce qui fino all'elevatezza dal mare di metri 630, preferendo un terreno calcareo, sostanzioso, sciolto e un'esposizione libera ed assolata. Si propaga mediante semina e piantagione e giunge al massimo suo sviluppo in 120 anni circa, vivendo ordinariamente più secoli.
Il legno di colore o bianchiccio o bruno rossastro secondo l'età, duro, di tessitura non uniforme e di fibra grossolana, è buono come combustibile, ma principalmente si adopera per travature, solai, per lavori sotterra e nelle macchine. Anche il carradore e il bottaio ne fanno uso e in marina serve nella costruzione di varie parti.
Le foglie Vengono mangiate dalle capre e pecore.
La scorza e il calice delle ghiande servono pella concia delle pelli e nella medicina la corteccia ha applicazione, contenendo notevole proporzione d'acido tannico e gallico, per cui è molto austera al palato e costituisce un valido astringente e antisettico.
Le ghiande servono ad ingrassare i porci, e a dare certa acquavite; se torrefatte, un caffè che è abbastanza buono, e purgate col ranno si prestano a fare il pane.
Dal succo (linfa) della pianta si ottiene dell'aceto.
Pel seme vedi quanto è detto del Quercus robur b.
Il peso d'un decimetro cubico di legno fresco è di chilogrammi 1,227, secco di chilogrammi O,782.
La forza calorifera ragguagliata su 100 è pel legno non fluitato 81, pel fluitato 57 e pel carbone 85.


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Nome Botanico

Quercus pubescens-Willd.

Nome Italiano

QUERCIA PUBESCENTE.

Nome Vernacolo

Bore spinarol - Zeràt.

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Questa pianta raggiunge l'altezza di 5 a 8 metri e un diametro alla base di 20 a 30 centimetri. Cresce fino all'elevatezza di 600 metri dal mare, preferendo un terreno calcareo, argilloso e solatio. Si propaga mediante semina e piantagione e giunge al massimo suo sviluppo in circa 100 anni, vivendone 200 e più.
Il legno, bianchiccio quando è tenerello, e bruno rossastro quando più adulto, poroso, di fibra grossolana, duro, è buona materia da fuoco; benchè meno stimato del Quercus robur, serve tuttavia ai carradori, ai bottai e ai falegnami nelle cittadine costruzioni.
Le ghiande sono gradito pasto dei porci.
Per la semina vedi quanto è detto per il Quercus robur.
Il peso medio d'un decimetro cubico di legno fresco è di chilogrammi 1,220, secco di chilogr. 0,767.


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Nome Botanico

Quercus sessiflora-Smith. - Quercus robur b-Linn.

Nome Italiano

QUERCIA COMUNE - QUERCIA ROVERE - ROVERE.

Nome Vernacolo

Rovere - Rovero - Roro - Rore - Roat - Rore mestego - Rore da ligadure - Rore scorzer.

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Questa pianta che cresce specialmente nei versanti meridionali delle colline e bassi monti delle vallate Bellunesi e Feltrine, e che si trova anche qua e la sparsa nei boschi soleggiati di montagna della Provincia sino all'elevatezza di 1000 metri dal mare Adriatico; raggiunge l'altezza di 10 a 15 metri ed un diametro alla base di metri 1 a 1,50, preferendo un terreno profondo, sciolto, argilloso ed una esposizione solatia. Si propaga mediante semina e piantagione e giunge al massimo suo sviluppo in 100 a 150 anni e vive secoli. Plinio racconta di due quercie ch'esistevano ad Eraclea nel Ponto presso gli altari di Giove, le quali già piantate da Ercole, al tempo in cui esso scriveva doveano avere l'età di 1200 anni. A tre miglia da Osnabrück eravene una che misurava 12 piedi di diametro, sulla quale il Re d'Inghilterra Giorgio II saliva ogni qualvolta passava di là, per godere del panorama del paesaggio. Presso Bemel, nel circondario di Darmstadt ve n'è una di 15 piedi di diametro; nel villaggio di Oppeu presso Welau in Prussia, se ne rinvenne una di 18, nella contea di Dorset una di 22, nel Jorksireh una di 26 e finalmente al tempo della regina Anna d'Inghilterra se ne adoperò una per albero maestro della nave regale, alta 90 piedi, sopra un diametro di 35 (così l'Allgemeine Forst und Jagd Zeitung - Jannuar 1829).
Il legno bianchiccio se giovane, e bruno rossiccio in età adulta, è duro, solido, poroso e di fibra grossolana, assai stimato pelle costruzioni così all'asciutto, che nell'acqua e sotterra ed ha una durata straordinaria, avendosi trovate delle palafitte dopo 1500 anni, non alterate: lo adopera il bottaio, il carradore, il meccanico ed il falegname. Nelle costruzioni navali è preziosissimo per piedi di ruota, ossatura, gole, braccioli, paramezzali del mezzo e traversali della macchina, cuscinetti di spinta, serrette diagonali interne, fasciame interno della batteria, trincarini, pontuali, bagli di ponte, di batteria e di corridoio, barrotti dei boccaporti dei diversi penti, tavolami dei ponti sotto i cannoni, cinte della cinta in SU, torello e contro-torello, carena, grue delle lance, tagliamari, maschette, montanti di citte, chiglie di ruote e di prua. È pure buon combustibile. Questa Provincia utilizza un medio annuo di 500 metri cubi di detto legname da lavoro dell'importo di Lire 25,000.
I ramoscelli freschi e le foglie offrono alimento alle pecore e per le capre
e costituiscono un buon strame.
La scorza serve alla concia delle pelli; la migliore è quella che s'estrae dalle piante giovani.
Le galle prodotte dagl'insetti sono la vita delle nostre tintorie e in Turchia con esse si conciano i marrocchini. Miste al solfato di ferro danno l'inchiostro.


Il frutto, ghianda, lo si adopera in molti paesi in sostituzione al caffè, ma specialmente per ingrassare i porci. L'abate Rozier narra che le ghiande in tempi di carestia sono state spesso il cibo unico degli abitanti di diversi paesi. Questo frutto perde della sua amarezza ed acrimonia lavandolo con cenere e con ranno assottigliato dalla calce. La corteccia, le foglie e le ghiande sono un tonico amaro astringente.
Il seme matura agli ultimi d'ottobre; se è possibile si deve ancora fare la semina in autunno, per la circostanza che le ghiande perdono con tutta facilità la facoltà germinativa anche prima di 6 mesi. Costretti a farla nella successiva primavera, si dovrà conservare le ghiande sotto una tettoja sulla nuda terra, coperte di foglie o strame o nella sabbia asciutta, rimestandole di quando in quando. La semente sarà coperta con 3-4 centimetri di terra se seminata in primavera e 5 centimetri se seminata in autunno; la prima germina dopo 30-40 giorni e la seconda nella prossima primavera.
Il peso d'un decimetro cubo di legno fresco è di chilogr. 1,262, secco 0,814.
La forza calorifera ragguagliata su 100, è pel legno non fluitato 82, pel fluitato 54 e pel carbone 88.


8.2.09

TECNOLOGIA BOTANICO-FORESTALE = LETTERA R

Nome Botanico

Rhamnus catharticus-Linn. - Rhamnus cathartica-Koch - Cervispina cathartica-Moench - Spina infectoria-Matt.

Nome Italiano

SPINO CERVINO — RANNO CATARTICO — RAMNO CATARTICO.

Nome Vernacolo

Biscòrz - Spin negro - Maràsca - Maras-cèra salvarega - Mareselva.

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Ramnus, dal greco rhabdos, bacchetta, allusione ai suoi rami delicati e flessibili.
Questa pianta, che viene qui impiegata nelle siepi vive, raggiunge l'altezza di 2 a 3 metri e un diametro alla base di 10 a 15 centimetri e cresce fino all'elevatezza di metri 1100 dal mare, preferendo un terreno argilloso-calcareo e un'esposizione ombreggiata. Si propaga mediante semina e barbatelle e giunge al massimo suo sviluppo in 20 a 30 anni vivendone 70 a 90.
Il legno di un colore giallognolo, che va mano mano facendosi rossiccio verso il midollo, solido, duro, a fibra fina, è buono per legna da bruciare, e, quando raggiunge una grossezza bastevole e specialmente quello delle radici, viene utilizzato in lavori minuti dallo stipettaio, dal tornitore, dall'intagliatore e dall'intarsiatore.
La scorza fresca tinge in giallo e l'asciutta in bruno e serve coll'aggiunta di determinati reagenti a colorire le lane, la seta, il cotone, la carta e le pelli.
I bestiami da pascolo mangiano le foglie assai volentieri.
Col frutto in Francia si prepara il verde vescica, tanto rinomato in commercio, e nel Bellunese un inchiostro sufficientemente buono. Di più colle bacche immature si colorano in giallo e in verde la lana, il cuojo e la carta, e colle mature in rosso scarlatto e in bruno. Questi frutti, o nuculani, maturi contengono un principio neutro amaro, la catertina, purgativa, drastica, che può cagionare dei disturbi se presa in dose impropria.
Il seme matura in Settembre, restando nelle bacche attaccato ai ramoscelli sino in primavera: conservato il seme estratto dalle bacche nella sabbia durante l'inverno, viene seminato in primavera dopo infuso in un bagno d'acqua per 48 ore; la semente coperta 6-8 millimetri di terra e di quando in quando inaffiata, germina durante l'estate o nella successiva primavera.
Il peso d'un decimetro cubico di legno secco è di chilogrammi 0,759.

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Nome Botanico

Rhamnus Frangula-Linn. - Frangula vulgaris-Borkh. e Reich. - Frangula Alnus-Mill.

Nome Italiano

FRANGULA — PUTINE.

Nome Vernacolo

Sàngol - Sangonèla - Sanguinèla - Pissasàn - Pissacàn - Conostrèla.

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Questa pianta sparsa qui in Provincia come il Rhamnus catharticus raggiunge l'altezza di 2 a 3 metri con un diametro alla base di 4 a 6 centimetri; cresce fino all'elevatezza di metri 1150 dal mare, preferendo un terreno piuttosto umido, calcareo, argilloso, sabbionifero e un'esposizione riparata. Si propaga mediante semina e barbatelle e raggiunge il massimo suo sviluppo in 20 a 25 anni, vivendone 80 a 90.
Il legno fragile, poroso, a fibra fina e corta, di un colore rossiccio, giunto a qualche grossezza potrebbe servire allo stipettaio e all'intagliatore per lavori minuti. È tenuto come cattivo combustibile.
La scorza fresca con l'allume può servire a preparare una tintura rossa e colla potassa la gialla per la lana; nei tempi andati adoperavasi il libro a fare decotti, ritenuti purgativi. Cotta nel latte distrugge la rogna dell'uomo, e nel burro quella delle pecore e dei cani.
Le foglie vengono mangiate dalle pecore e dai bovini.
Le api succhiano dai fiori l'umore mieloso.
Il frutto contiene pure una materia colorante in giallo e la catertina, e spremuto dà dell'olio da lume.
Il seme matura in Settembre e Ottobre; la semina avviene come pel Rhamnus catharticus; quello seminato in autunno germina nel successivo Maggio, e quello seminato in primavera dopo un anno.
Il carbone si preferisce ad ogni altro nella fabbricazione della polvere pirica, e su tale proposito si legge in Baudrillart - Dizionario generale acque e foreste - che il Governo francese nel 1709 proibiva ai fabbricatori di panieri e ad altri di adoperare tale pianta sotto pena di 300 franchi e della confisca del corpo e del mezzo di colpa.
Un decimetro cubo di legno secco pesa chil. 0,628.

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Nome Botanico

Rhamnus Paliurus-Linn. - Zizyphus Paliurus-Willd. - Paliurus aculeatus-Lamck. - Paliurus australis-Roem. et Schul.

Nome Italiano

MARRUCA - GIUGGIOLO SELVATICO - PALIURO.

Nome Vernacolo

Spin Capeleto.

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Quest'arboscello di 2 a 3 metri, in questa provincia lo si trova coltivato nelle siepi della Feltrina e del Bellunese sino all'elevatezza di 400 metri dal mare. Preferisce un terreno calcareo-argilloso e un'esposizione meriggiana.
Il legno per le sue limitate dimensioni non viene qui adoperato che per legna da fuoco.
La decozione delle foglie e delle radici era vantata come giovevole nei flussi di ventre e l'uso del frutto per facilitare l'espettorazione.
Il nome di Paliurus deriva dai vocaboli greci palin (a rovescio) e ouros (riparo), allusione ad una delle spine curva alla base ed alla specie atta a far siepi.

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Nome Botanico

Rhododendron Chamaecistus-Linn.

Nome Italiano

RODODENDRO FALSO-CISTO.

Nome Vernacolo

Tamarisighe - Sloda mata.

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Rhododendron deriva dal greco rhodon - rosa e dendron - albero.
Questo frutice, di nessuna importanza, cresce specialmente nelle esposizioni meridionali e rocciose, sino all'elevatezza dal mare di 1200 metri. Lo trovai abbondante sul monte Belvedere di Longarone e nella valle di Taibon nell'Agordino.

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Nome Botanico

Rhododendron ferrugineum-Linn.

Nome Italiano

RODODENDRO FERRUGINOSO — RODODENDRO ALPINO.

Nome Vernacolo

Ambiei - Càure - Dambiei - Fior della rosa - Fior de Santantonio - Giavàtoi - Lapin - Nambiei - Pich - Rausiè - Rausiè mato - Rosa mata - S-ciòpole - Senis-ci - Sciòcoi - Tamarisighe.

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Questa pianta è comunissima in questa Provincia, trovandosi in tutti i monti all'altezza dal mare di 1000 sino a 2000 metri. Raggiunge l'altezza di 40 a 60 centimetri e un diametro alla base di 6 a 8 millimetri. Alligna in terreni asciutti e in qualunque esposizione e si propaga mediante semina e tocca il massimo suo sviluppo in 6 a 10 anni, vivendone 15 a 20 per la sostituzione di nuovi rimessiticci.
Destinata dalla natura a vestire e a tener fermi i terreni sterili, franosi delle più alte falde dei monti, questa pianticella non viene adoperata che in caso di estrema deficienza di combustibile e per strami dai pastori nelle loro cascine e stalle.
Le gemme infuse nell'olio danno il così detto olio di marmotta, antireumatico.

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Nome Botanico

Rhododendron hirsutum-Linn.

Nome Italiano

RODODENDRO IRSUTO - BALSAMO ALPINO.

Nome Vernacolo

Ambiei - Càure - Dambiei - Fior della rosa - Fior de Santantonio - Giavàtoi - Lapin - Nambiei - Pich - Rausiè - Rausiè mato - Rosa mata - S-ciòpole - Senis-ci - Sciòcoi - Tamarisighe.

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Questo frutice, pure comunissimo, si comincia a trovarlo nella parte settentrionale di questa Provincia all'elevatezza di 450 metri dal mare, come nella valle Desedan di Longarone. Non offre maggiori vantaggi del Rhododendron ferrugineum.

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Nome Botanico

Rhus cotynus-Linn.

Nome Italiano

COTINO - SCOTANO - SOMMACO - CAPECCHIO.

Nome Vernacolo

Rus.

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Questo frutice dl 2 a 3 metri cresce qui coltivato per ornamento nei giardini sino all' elevatezza dl metri 400 dal mare, per l'elegante aspetto dei suoi frutti somiglianti a penne d'uccelli, che venivano adoperate un tempo dalle donne per adornarsi. Si propaga facilmente per barbatelle e margotti, e difficilmente per seme.
Il legno, pel suo giallo venato in verde, potrebbe servire nei minuti lavori di tornio. Tutte le parti di questa pianta contengono una materia colorante per le stoffe, conosciuta fino dai tempi di Plinio. Il legno del fusto e dei rami tingono in giallo, e le radici e le foglie in rosso. Le foglie, di più, ricche di tannino, disseccate e polverizzate servono ottimamente per la concia delle pelli, e nel limitrofo Tirolo italiano se ne fa grande commercio vendendole a Cent. 8 a 10 al chilogrammo.
Il nome di Rhus, e Rhous in greco, deriva dalla parola celtica rhud (rosso) pel colore che i frutti e le foglie presentano in autunno.

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Nome Botanico

Rhus typhium-Linn.

Nome Italiano

SOMMACO PELOSO.

Nome Vernacolo

Rus.

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Questa pianta di 4 a 5 metri d'altezza, con un diametro alla base di 15 a 18 centimetri, si trova qui sparsa nei fondi a coltura agraria e specialmente nei giardini per semplice ornamento, sino all'elevatezza dal mare di 500 metri. Si propaga mediante semina, ma più facilmente per margotte e barbatelle, e giunge al massimo suo sviluppo in 20 a 30 anni, vivendone 50 a 60. Benchè le parti di questa pianta contengano materia colorante (non però quanta il Rhus cotynus) non se ne fa in Provincia alcun uso.
Il peso d'un decimetro cubo di legno secco è di chilogrammi 0,492.

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Nome Botanico

Ribes Grossularia-Linn. - Ribes uva crispa-Dec. - Ribes vulgare-Koch - Grossularia uva crispa-Scop. - Grossularia vulgaris-Spach.

Nome Italiano

UVA SPINA.

Nome Vernacolo

Ua spinèla - Ua spinarola - Parasolèr - Pirasolèr - Perusolèr - Parasolai - Perosolèr - Perasolèr - Paresolài - Paresolèr - Pelosèr - Ribes-pelos - Ribes - Ribis - Ribis-spinos - Spinèla.

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Questo frutice si trova sparso nei boschi della Provincia sino all'elevatezza di 1200 metri dal mare. Le bacche vengono mangiate dagli uomini fresche e in acquavite. Dicesi che immature, cotte con la panna possano servire come legume e fatte bollire collo zucchero e conservate in bottiglie bene otturate, diano una conserva eccellente. Col succo spremuto ottengonsi i prodotti degli altri ribes. Anche i rami e le foglie di questa pianta tingono le stoffe di lana preparate.
Il seme matura in Luglio; lo si semina come il Ribes rubrum e germina nella seconda primavera.

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Nome Botanico

Ribes nigrum-Linn.

Nome Italiano

RIBES NERO.

Nome Vernacolo

Ribes negro - Ua-ribes negra.

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Questo frutice è specialmente coltivato nei poderi agrari e lo si trova sino in quelli di Pieve di Cadore all'elevatezza di 900 metri dal mare.
Le gemme danno un sapore gradito al vino e alla birra.
Le foglie scottate nell'acqua e tosto essiccate si adoperarono come un the contro l'artritide, motivo per cui questo frutice venne anche chiamato arbusto artritidico.
Le bacche vengono mangiate tanto fresche che infuse nell'acquavite e danno un colore violetto. Col loro succo si ottengono quasi i medesimi prodotti
che con quello del Ribes rubrum; danno inoltre colla distillazione, unite al Rhum e a certe droghe, una specie di ratafià.
Il seme matura in Agosto e lo si semina come il Ribes rubrum.

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Nome Botanico

Ribes rubrum-Linn.

Nome Italiano

RIBES COMUNE — RIBES ROSSO.

Nome Vernacolo

Ribes - Ribesèr - Ribes rossa - Ua-ribes - Ua-ribis - Ua salvaria - Ua de San Duane - Uela - Asie - Asièr - Asiài - Asies.

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Questo frutice sparso nei boschi di tutta la Provincia sino all'elevatezza di 1400 metri dal mare, lo si trova più che sia coltivato negli orti e ne' giardini.
Il legno giovane e la corteccia tingono le stoffe in bruno.
Le bacche acidule, refrigeranti e addolcenti contengono acido malico e citrico e una buona quantità di pectina, che colla cottura si trasforma in una gelatina ricercata come alimento. Per le proprietà astringenti, calmanti e fortificanti, la medicina s'è impadronita di questo ribes. - Le bacche si mangiano crude e servono nelle pasticcerie per le conserve, pei gelati, per far vino, aceto ed acquavite.
Per ottenere il vino suggeriscono di mescolare il succo spremuto con una eguale quantità d'acqua, aggiungendovi per ogni litro 250 grammi di zucchero; di lasciar fermentare in un vaso per 40 giorni questo miscuglio e di lasciarlo riposare, bene otturato che sia, per circa sei mesi; finalmente di porlo in bottiglie, nelle quali si conserva per molti anni, acquistando sempre maggior forza. Coll'aggiungere ad ogni litro di succo 62 grammi di zucchero si è ottenuto dell'alcool e colle bacche delle piante selvatiche si tinsero in giallo le stoffe
I fiori vengono ricercati dalle api.
Il nome di Ribes dato dagli Arabi ad un Rabarbaro acido (che è il Rheum ribes) venne da Rauhin applicato per errore a questa pianta.
Il seme matura in Giugno e Luglio; si può seminarlo subito dopo la maturazione o nella successiva primavera, coprendolo con uno strato di 6-7 millimetri di terra; germina dopo un anno.

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Nome Botanico

Robinia Pseudo-Acacia-Linn. - Pseudo-Acacia vulgaris-Duham.

Nome Italiano

ROBINIA - ACACIA - ROBINIA FALSA GAGGIA - FALSA ACACIA.

Nome Vernacolo

Cassia - Acassia - Robinia - Gaja - Gazìa.

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Questa, pianta, che prese il nome da Robin, semplicista del Re Luigi XIII, il primo che la trasportò nell'anno 1615 dall'America a Parigi credendola la vera Acacia, è nativa della Virginia ed è qui sparsa nei terreni non oltrepassanti l'altitudine di 800 metri dal mare; raggiunge l'altezza di 10 a 12 metri e un diametro alla base di 40 a 50 centimetri, e preferisce un terreno fresco, sciolto, grasso e irriguo, ed una esposizione assolata. Si propaga mediante semina, piantagione e barbatelle, e giunge al massimo suo sviluppo in 50 a 60 anni, vivendone 80 a 100.
Il legno giallognolo, duro, poroso, a fibra fina e corta è piuttosto fragile; quale combustibile, buonissimo; viene adoperato dal carradore principalmente nelle fabbriche urbane, in lavori sotterra e sott'acqua, per pali da vite e nelle costruzioni navali.
Col legno delle radici si costruiscono mobili eleganti e di un vago marezzo, e con la loro scorza mista all'allume si ha un color giallo.
Le foglie somministrano un eccellente foraggio ai bestiami. Bohadsch assicura che le vacche, le quali si sono cibate di queste foglie somministrarono una maggiore quantità di latte, e che questo alimento è più sugoso di quello del trifoglio e della cedrangola.
Dai fiori le api succhiano il nettare per il miele. Questi fiori sono ammollienti, aromatici, antisterici e posti in infusione o in decozione se ne ricava un' acqua distillata che si usava nelle pozioni e nei giulebbe. Nella Toscana vengono mangiati fritti dopo essere stati investiti di pane gratuggiato e rosso di uova, appunto come qui si fa dei fiori di zucca.
Il legume viene adoperato al Cairo nella preparazione dei cuoi.
Colle fibre corticali si fabbricano dei tessuti elastici e solidi e dei cordami ordinari.
Il seme matura in Settembre ed Ottobre, restando racchiuso nei legumi attaccati ai rami fino in primavera dopo un bagno nell'acqua di 48 ore, lo si semina in primavera coprendolo con 6-7 millimetri di terra, tenendolo all'occorrenza umettato, e germina in 15 giorni circa.
Il peso d'un decimetro cubico di legno fresco è di chilogrammi 1,066, secco chilogrammi 0,652.
La forza calorifera del legno, ragguagliata su 100, è 72.

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Nome Botanico

Rosa alpina-Linn. - Rosa glandulosa-Bellard. - Rosa inermis-Mill. - Rosa pendulina-Reich.

Nome Italiano

ROSA ALPINA.

Nome Vernacolo

Rosèr de montagna - Rosa alpina - Rosa de mont.

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Questa rosa che cresce sui nostri monti sino all'elevatezza di 800 a 1600 metri dal mare, si distingue dalle altre per non aver spine e per somministrare allo stipettaio il bel legno delle radici, duro, compatto, di fibra finissima, marezzato, che riceve perfetta pulitura. Essa abbonda specialmente nel bosco di Cajada in Comune di Longarone e in quelli della vallata di S. Lucano nel Comune di Taibon.

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Nome Botanico

Rosa arvensis-Linn. - Rosa serpens-Jacq. et Willd. - Rosa dumetorum-Guss. - Rosa sylvestris-Herm. - Rosa scadens-Moench - Rosa herporhodon-Borkh.

Nome Italiano

ROSA DEI CAMPI.

Nome Vernacolo

Rosèr.

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Questa pianta, che si trova nei boschi e nelle siepi non offre alcuna utilità così da doverne far menzione.

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Nome Botanico

Rosa canina-Linn.

Nome Italiano

ROSA DI MACCHIA - ROSA CANINA.

Nome Vernacolo

Stropacùl - Stropacùi - Stropacù - Spin da stropacui - Spin revèrs - Stropacùs - Rosoler mat - Rosoler salvaregh.

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Questa pianta sparsa in tutta la Provincia, sino all'elevatezza di 1500 metri dal mare, raggiunge l'altezza di 1 a 2 metri e un diametro alla base di 3 a 6 centimetri. Preferisce un terreno calcareo asciutto e un'esposizione meriggiana. Si propaga mediante semina e barbatelle e giunge al suo massimo sviluppo in 8-10 anni, vivendone 15 a 20. Nel Giornale della Società Orticola di Lombardia dell'anno 1876 si legge che in Hildersheim in Germania esiste ancora addossata all'antica chiesa una pianta di Rosa canina, che daterebbe nientemeno che da Carlomagno e che anzi, secondo la tradizione sarebbe stata piantata dallo stesso eroe. Il tronco sarebbe della grossezza di quasi il corpo d'un uomo, diviso in 5 rami pei quali mantengonsi appositi sostegni. Si dice inoltre che un Vescovo di nome Hepilo, negli anni tra il 1154 e il 1179 fece per il primo sostenere i rami dell'albero - fatto questo menzionato nei cartolari della Chiesa - e che di più dalla stessa fonte si conoscerebbe come verso il 1120 tale pianta fosse considerata quale meraviglia del paese!
Il legno di un colore giallo, tenace, di fibra fina e lunga con midollo grosso, viene adoperato, oltre che per legna da fuoco, per denti da rastrelli, e usato dal tornitore in lavori minuti.
La scorza dà una tintura giallo-sporca.
La radice e il legno tingono in bruno e quella è ricercata dal rimessajo.
Le foglie vengono mangiate dalle capre e dalle pecore.
Dai fiori le api succhiano il miele. Dicesi che i Tartari preparino coi rami e le radici tagliuzzate un the, ed i Russi, con i petali, dell'acquavite, nonchè aceto, miele, sciroppo, olio e pomata di rose. In passato tenevasi il bedeguaro (che è quel riccio prodotto dal Chynips rosae), per un rimedio contro il flusso di ventre e contro il gozzo e lo si poneva come sonnifero nella culla dei bambini.


I frutti rammolliti vengono mangiati dai fanciulli; seccati ed abbrustoliti si tentò surrogarli al caffè; mediante la fermentazione, si ottiene il così detto vino-piccolo e dell'aceto; colla distillazione anche dell'alcool, e finalmente, puliti dai semi, li si usarono in diverse vivande preparati con zucchero, aceto e cannella.
Il seme matura in Settembre e Ottobre; seminato in Aprile alla profondità di 6-7 centimetri germina nella prossima o seconda primavera.
Un decimetro cubico di legno secco pesa chilogrammi 0,865.

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Nome Botanico

Rosa cinnamomea-Linn. - Rosa majalis-Herm. - Rosa collincola-Ehrh. - Rosa fraxinifolia-Borkh.

Nome Italiano

ROSA CANNELLA.

Nome Vernacolo

Rosèr.

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Questa pianta molto rara non offre maggior interesse delle altre rose.

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Nome Botanico

Rosa lutea-Willd. e Mill. - Rosa Eglanteria-Linn.

Nome Italiano

ROSA GIALLA.

Nome Vernacolo

Stropacùl - Stropacùi - Stropacù - Spin da stropacui - Spin revèrs - Stropacùs - Rosoler mat - Rosoler salvaregh.

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Per questa pianta vedi quanto s'è detto pella Rosa canina ed aggiungi che co' suoi frutti si può preparare una confettura chiamata conserva di cinorodonte.

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Nome Botanico

Rosa muscosa - Ait. e Herm.
(N.B. Varietà della ROSA CENTIFOLIA-Linn.)

Nome Italiano

ROSA MUSCOSA.

Nome Vernacolo

Rosèr.

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Questa rosa si trova nei giardini delle vallate Bellunese e Feltrina sino all'elevatezza di 500 metri dal mare. Non offre alcuna utilità oltre all'ornamento pel quale viene coltivata.

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Nome Botanico

Rosa Pimpinellifolia-Linn. - Rosa spinosissima-Burgs.

Nome Italiano

ROSA BIANCA.

Nome Vernacolo

Roser - Roser da rose bianche.

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Questa rosa coltivata nei giardini non offre che l'utilità dei suoi fiori per confezionare acque odorose. Dicono che con i frutti si fecero delle minestre.

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Nome Botanico

Rosa villosa-Linn.

Nome Italiano

ROSA VELLOSA.

Nome Vernacolo

Stropacùl - Stropacùi - Stropacù - Spin da stropacui - Spin revèrs - Stropacùs - Rosoler mat - Rosoler salvaregh.

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Per questa pianta si veda quanto s'è detto della Rosa canina e solo aggiungesi che i suoi frutti venivano un tempo usati in medicina sotto il nome di Fructus Cynobati.

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Nome Botanico

Rosa vulciginosa-Linn.

Nome Italiano

ROSA VULCIGINOSA.

Nome Vernacolo

Stropacùl - Stropacùi - Stropacù - Spin da stropacui - Spin revèrs - Stropacùs - Rosoler mat - Rosoler salvaregh.

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Per questa pianta vedi quanto s'è detto pella Rosa canina, che per poco diversifica, e solo aggiungi che gode la preferenza sull'altre rose come pianta d'ornamento e che i campagnuoli di alcune contrade tedesche preparano colle foglie un the che non è punto disgustoso.

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Nome Botanico

Rosmarinus officinalis-Linn.

Nome Italiano

ROSMARINO - ROMERINO.

Nome Vernacolo

Rosmarin - Osmarin.

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Questo frutice coltivato qui pegli usi della cucina, nella condizionatura di carni e di pesci, si trova in questa Provincia nei giardini sino all'elevatezza persino di 380 metri dal mare. Somministra un olio essenziale di color ambra, di cui la medicina e i profumieri fanno uso. Le api sono attratte dall'odore aromatico canforoso della pianta ed è a questo che si attribuisce generalmente la bontà del miele detto di Narbona e Mahon. Gli abitanti delle coste della Dalmazia adoperano questa pianta per combustibile.
Il nome di Rosmarinus deriva dal latino ros marinus (profumo del mare), allusione ai siti vicino al mare ove cresce principalmente questo frutice.

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Nome Botanico

Rubus fruticosus-Linn. e Berth.

Nome Italiano

ROVO COMUNE — ROVO DI MACCHIA — ROVO FRUTICOSO.

Nome Vernacolo

More - Mojèr - Moi negher - Smoi negher - Moèr - Mores - Mores negre - Moe negre - Morer negro - Murighe - Mujer negre - More de spin - More de rosa - Murighèr - Muje negre - Morei - Roèr - Roai - Roajèr - Roa.

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Questo arbusto di metri 1 a l½ che cresce qui nei boschi e specialmente nei terreni incolti esposti a mezzogiorno sino all'elevatezza di 1500 metri dal mare e più, si propaga mediante semina, mettendo nuovi rimessiticci ogni 2 anni.
Il legno bianco al taglio e bruno al midollo, tenace, di fibra lunga e fina, in mancanza di miglior combustibile serve per legna da fuoco.
Le foglie, mediante processi, danno delle tinture e coi pampini in primavera si ha una decozione che si adopera per gargarismo nelle infiammazioni di gola.
Dai fiori le api ritraggono alimento abbondante.
I frutti che si mangiano, servono nella confezione di conserve, a tingere i vini bianchi. Nella Provenza si traggono acquavite ed aceto, e qui da noi si prepara un sciroppo usato in medicina. Secondo alcuni scrittori si ottiene l'aceto assai forte e d'un gusto speciale facendo essiccare le bacche immature e mettendole nel vino, ridotte in polvere.
Il carbone ottenuto da questa pianta è buono pella fabbricazione della polvere ardente.
Il nome di Rubus lo si vuole derivato da ruber - rosso - quale allusione alla tinta del frutto di molte specie appartenenti a questo genere.
Il seme matura in Agosto e Ottobre secondo l'anticipata o ritardata fioritura; la semina avviene in primavera e la germinazione o nel primo anno o nei successivi, mantenendo questo seme per lungo tempo la forza germinativa.

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Nome Botanico

Rubus Idaeus-Linn.

Nome Italiano

LAMPONE - LAMPIONE - AMPOMELLE - ROVO IDEO.

Nome Vernacolo

Frambula - Frambuèr - Framboler - Frambua - Bulighèr - Mulighèr - Mojèr - Murighe - Muje rosse - Murighe rosse - More rosse - Muje - Mojastre - Moe rosse - Muoer - Muoje - Mujes - Morer rosso - Moi ros - Smoi ros - Moèr - Mojes - Mujèr - Pomelèr.

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Questo frutice, varietà del Rubus fruticosus, di 1 a 2 metri d'altezza, trasportato dal monte Ida, si trova ora nelle radure dei boschi di montagna e nei luoghi sassosi e sterili di esposizione meriggiana di questa Provincia, sino all'elevatezza di metri 1500 dal mare e si propaga mediante semina ogni biennio mettendo rimessiticci.
Coi frutti, buoni a mangiarsi crudi, con o senza vino o con latte e zucchero, si preparano delle conserve eccellenti qui molto usate, delle confetture, marmellate, composte, gelati, ratafià, del vino, dello spirito e dell'aceto. Questo frutto che all'orso è un pasto gradito, per le oche è un vero veleno.
Le foglie vengono mangiate dalle pecore e dalle capre.
Per la semente vedi quanto s'è detto del Rubus fruticosus.
Ve ne sono molte altre varietà in questa Provincia, senza una particolare importanza, delle quali mi limiterò d'indicare i nomi delle principali, botanico e italiano, essendo i vernacoli eguali a quelli del Rubus fruticosus. 1)

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1) Rubus tomentosus-Willd. e Borkh. - ROVO TOMENTOSO - ROVO VELLUTATO.
Rubus hirtus-Waldst,Veihe,Nees - ROVO IRSUTO.
" saxatilis-Linn. - ROVO SASSATILE.
" caesius-Linn. - ROVO DI MACCHIA.

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Nome Botanico

Ruscus aculeatus-Linn.

Nome Italiano

PUNGITOPO - PUGNITOPO.

Nome Vernacolo

Rusta.

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Questo frutice che vive soltanto 5-6 anni, lo si trova al piedemonte della parte meridionale di questa Provincia sino all'elevatezza di 200 metri dal mare. Non serve che a far scope.
Ruscus o Bruscus, secondo alcuni, deriva dal celtico beus (bosso) per le foglie della forma del bosso; secondo altri dal latino rusticus (villano), cioè pianta rustica, perchè i contadini si servivano delle foglie del Ruscus aculeatus per coprire le vivande onde difenderle dai topi, o perchè cresce in luoghi selvaggi.
La radice è diuretica.

7.2.09

TECNOLOGIA BOTANICO-FORESTALE = LETTERA S

Nome Botanico

Salix alba-Linn.

Nome Italiano

SALCIO BIANCO - SALCIO DA PERTICHE - SALICONE.

Nome Vernacolo

Salèz bianco - Venzèr bianco - Venz - Svenz - Venco - Vencio - Venchèr - Venco mestego.

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Salix ritiensi provenga dai vocaboli celtici sal lis (presso l'acqua), perché cresce nelle vicinanze delle acque.
Questa pianta, che cresce specialmente lungo le valli del Piave e i fondi umidi, raggiunge l'altezza di 10 a 15 metri e un diametro alla base di centimetri 30 a 40 e cresce fino all'elevatezza di metri 800 dal mare Adriatico, preferendo un terreno fresco e sostanzioso. Si propaga mediante semina e talee e giunge al massinmo suo sviluppo in 30 a 40 anni, vivendone 90 a 100.
Il legno leggero, mediocremente tenace, a fibra fina e corta, d'un colore bianco al taglio e rossiccia al midollo, è poco buono come legna da fuoco e viene adoperato in rozzi lavori, quali sarebbero tavolami d'armature per stalle, porcili ed anche zoccoli.
La scorza serve in Germania pella concia delle pelli e mista all'allumina per tingere in bruno la lolla e la seta; contiene una sostanza glicoside di un'amarezza forte e franca, la salicina, la quale è un buon tonico ed ha virtù antiperiodica.
I rami vengono utilizzati per cerchi da secchie, per intrecciature di siepi, per ritorte, cesti, ecc.
I ramoscelli tagliati in Agosto e quindi seccati somministrano un buon pasto alle pecore e alle capre.
Gli amenti (gattini) danno miele alle api e mediante la distillazione, una gradita bevanda.
Il seme matura in Luglio; lo si semina sulla superficie del terreno raschiato, misto a sabbia finissima, tenendolo costantemente umettato pei primi 15 giorni; germina dopo 30-40 giorni.
Un decimetro cubico di legno fresco pesa chilogrammi 0,540, secco 0,450.
La forza calorifera del legno ragguagliata su 100 è 48.

NB. Le specie dei Salici sono tanto numerose e variabili che Ciro Pollini ne numera 31 e Bertoloni 23, e nessuno dei diversi autori è d'accordo sul numero e sui caratteri delle medesime, pella circostanza che vi è una serie quasi infinita di salici ibridi o bastardi, prodotti dall'incrociamento di una coll' altra specie; per ciò non nominerò che le specie in questa Provincia maggiormente conosciute.


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Nome Botanico

Salix argentea-Willd. - Salix lanata-Borkh.

Nome Italiano

SALCIO ARGENTINO.

Nome Vernacolo

Svenz mestego.

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Questo salice di mediocre grandezza che cresce nelle valli basse dei monti e specialmente lungo il torrente Maè nel Zoldano sino all'elevatezza dal mare di 900 metri, non viene qui utilizzato che come legna da fuoco.


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Nome Botanico

Salix babylonica-Linn.

Nome Italiano

SALICE PIANGENTE - SALCIO DI BABILONIA.

Nome Vernacolo

Salize piangente.

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Questa pianta, coltivata qui soltanto per ornamento, raggiunge l'altezza di 8 a 10 metri e un diametro alla base di 40 a 60 centimetri e cresce fino all'elevatezza di metri 500 dal mare Adriatico, preferendo un terreno grasso, irriguo e un'esposizione riparata. Si propaga qui mediante talee e giunge al massimo suo sviluppo in 30 a 40 anni, vivendone 100 e più.
Il seme qui non giunge a maturazione.
Il legno d'un colore giallo-rossiccio è abbastanza consistente.


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Nome Botanico

Salix Capraea-Linn. - Salix sphacelata-Smith - Salix tomentosa-Seringe.

Nome Italiano

SALICA - SALCIO CAPRINO.

Nome Vernacolo

Gat - Gatèna - Gatèn - Gàtol - Diès - Mignàgoi - Salèz - Salèza - S-ciolòt - Salèze - Sachèr - Venco.

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Questa pianta, che cresce nelle radure umide dei boschi, nelle siepi dei fondi acquitrinosi e lungo i torrenti, raggiunge l'altezza di 8 a 10 metri e un diametro alla base di 40-50 centimetri, e va fino all'elevatezza dal mare di 1100 metri, preferendo un terreno umido, torboso e un'esposizione settentrionale. Si propaga mediante semina e piantoni e giunge al massimo suo sviluppo in 30 a 40 anni, vivendone 50 a 60.
Il legno bianchiccio e rossastro al midollo, leggero, tenace, di fibra lunga e facile a lavorarsi, è mediocre combustibile, però buono per forni da pane, da calce e pella cottura dei mattoni. Colle stanghe si fanno cesti di diverse maniere e dimensioni, cerchi da botte ed altro, e la pianta si coltiva pel sostegno delle viti.
La scorza serve a diversi lavori d'intreccio, e in Russia e Danimarca pella concia delle pelli da guanti e del bulgaro: serve inoltre per tingere in nero i tessuti di cotone e di canape.
Le foglie e i giovani ramoscelli vengono mangiati molto volentieri dalle capre, dalle pecore e dal cavallo, specialmente d'origine araba.
I fiori sono i primi in primavera a dar alimento alle api.
Il seme matura in Maggio; è da preferirsi però la propagazione mediante piantoni, che riesce a meraviglia, a quella incerta e ritardata della semina.
Il carbone leggero è buono pella fabbricazione della polvere da fuoco.
Il peso d'un decimetro cubico di legno fresco è di chilogrammi 0,835, secco chilogrammi 0,611.
La forza calorifera ragguagliata su 100, è pel legno 67, pel carbone 73.


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Nome Botanico

Salix cinerea-Linn. - Salix acuminata-Willd.

Nome Italiano

SALCIO ACUMINATO - SALCIO SELVATICO.

Nome Vernacolo

Venz - Venzèr - Venc - Sachèr - Venco - Salèz negro - Sachèr negro.

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Questa pianta fruticosa, che trovasi qui a preferenza lungo i rivi e i fiumi sino a 1000 metri sopra il livello del mare Adriatico, si propaga come gli altri salici.
Il legno tenace, leggero, elastico, bianco al taglio e rossiccio al midollo, è abbastanza buono come legna da fuoco. Le rimesse vengono adoperate anche per graticci. Colla lana degli amenti (gattini) si fabbricano calze, cappelli, stoffe, che si vendono sui mercati della Slesia e della Sassonia.
Le foglie servono di pasto alle capre e alle pecore.
Dai fiori le api ritraggono il miele.


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Nome Botanico

Salix fragilis-Linn.

Nome Italiano

SALCIO FRAGILE - SALCIO GENTILE.

Nome Vernacolo

Salèz da ligadure - Salèz - Venco - Venchèr.

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Questa pianta che cresce nelle vallate pedemontane di questa Provincia e che con le sue rimesse offre l'utilità del Salix viminalis sorpassando per forza calorifera tutti gli altri salici, somministra un buon pasto alle pecore ed anche alle capre con i ramoscelli e con le foglie tagliati agli ultimi d'Agosto. Di più dalla corteccia delle radici si può ottenere un bel colore porporino indelebile.
Il seme matura agli ultimi di Giugno; seminato come quello del Salix alba germina dopo 30 giorni circa.


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Nome Botanico

Salix grandifolia-Seringe.

Nome Italiano

SALCIO A GRANDI FOGLIE.

Nome Vernacolo

Gat.

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Questo Salice, che si trova specialmente nella vallata Agordina, sino all'elevatezza di 700 metri dal mare e che è una varietà del Salix Capraea, per le sue piccole dimensioni non viene qui utilizzato che come legna da fuoco.


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Nome Botanico

Salix Helix-Linn.

Nome Italiano

SALCIO ROSSO - VINCO DA PANIERI.

Nome Vernacolo

Venz ros - Venzèr ros - Venco rosso.

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Questa pianta, che si eleva dal suolo 1-2 metri, cresce specialmente nei siti ghiajosi e freschi lungo i fiumi e torrenti di questa Provincia sino a 800 metri d'altitudine dal mare; giunge al massimo suo sviluppo in 10-15 anni, vivendone 20-25; si propaga mediante semina, trapianto e talee, e serve ai medesimi usi del Salix viminalis per ritorte, intrecciature, ecc.
Da questa pianta Leroux ha ottenuta nell'anno 1830 una sostanza febbrifuga, la salicina, nello stato di purezza.


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Nome Botanico

Salix pentandra-Linn.

Nome Italiano

SALCIO PENTANDRO.

Nome Vernacolo

Sàlez - Salèz - Venco - Venchèr.

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Questo arboscello che cresce nelle vallate settentrionali di questa Provincia, dà i prodotti del Salix trianadra, ad eccezione dei suoi rami, che non sono atti per lavori d'intreccio, e le foglie, che danno una tintura gialla.


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Nome Botanico

Salix riparia-Willd. - Salix incana-Borkh. - Salix angustifolia-Poir.

Nome Italiano

SALCIO RIPAJUOLO - VETRICE BIANCO.

Nome Vernacolo

Salèz - Venzèr - Venz.

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Questa pianta, che raggiunge qui piccole dimensioni, alligna fino all'elevatezza di 1400 metri dal mare Adriatico, lungo le sponde dei torrenti, dei fiumi e nei luoghi sortumosi, giungendo al massimo suo sviluppo in 15 a 18 anni e vivendone 30 a 40. È utilissima per il risaldamento delle sponde dei fiumi e torrenti.
Le rimesse di questa pianta adoperansi per intrecciature come il Salix viminalis, per legacci e, spalmate di vischio, per prender gli uccelli.
Pel seme vedi quanto s'è detto pel Salix fragilis.


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Nome Botanico

Salix silesiaca-Willd. - Salix nigricans-Smith.

Nome Italiano

SALCIO SLESIANO — SALCIO DI MONTE.

Nome Vernacolo

Gat de monte.

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Questa pianta arborescente, che cresce specialmente lungo gli argini del fiume Piave sino all'elevatezza di 300 metri dal mare, non offre qui alcuna utilizzazione speciale.


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Nome Botanico

Salix triandra-Linn.

Nome Italiano

SALCIO TRIANDRO.

Nome Vernacolo

Sàlez - Salèz - Venco - Venchèr.

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Questo arboscello, che cresce nelle vallate umide pedemontane di questa Provincia, somministra virgulti atti per cerchi, ritorte e per confezionare cesti ed altri lavori d'intreccio.
Il legno come combustibile ha poca forza calorifera.
La corteccia contiene del tannino.
Le foglie tanto verdi che secche vengono mangiate dalle pecore e dalle capre.
Colla lana degli amenti mescolata al cotone o alla lana di pecora si possono fabbricare calze, cappelli, stoffe e specialmente ovata pei materassi. Su tale proposito Bechstein insegna che appena succede l'ingiallimento dell'estremità superiore delle capsule, e che queste cominciano ad aprirsi, le si facciano raccogliere in un cesto e le si stendano nello spessore di 8 a 10 centimetri sopra una tela in locale riscaldato. Due o tre giorni basteranno per asciugare la detta lana, la quale per adoperarla altro non occorre che mondarla dalle capsule del seme.
Il seme matura in Settembre e caduto naturalmente in terra germina dopo 8 mesi.


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Nome Botanico

Salix viminalis-Linn.

Nome Italiano

VETRICE - VINCO - SALCIO DA VINCHI - SALCIO VIMINALE.

Nome Vernacolo

Salezzòla - Venchèr - Saliz da zesti - Venzèr - Venz - Svenz - Venco.

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Questa pianta, che si trova specialmente lungo il fiume Piave e nelle situazioni basse delle vallate della Provincia sino all'elevatezza di 1000 metri dal mare e che raggiunge piccole dimensioni, preferisce un terreno bagnato dall'acque. Si propaga mediante semina, piantoncini e talee e giunge al massimo suo sviluppo in 10 a 15 anni, vivendone 25 a 30.
Il legno leggero, tenace, a fibra greggia e lunga, d'un colore bianco al taglio, è un mediocre combustibile.
I rami si prestano per ritorte, per cesti e per ogn'altro genere d'intessiture, e in tale proposito il Siemoni narra, nel suo pregiato Manuale d'Arte Forestale, che nelle sole vallate di Vernis in Francia, essa pianta fornisce il lavoro a non meno di 3000 famiglie, le quali fabbricano annualmente per oltre franchi 2,500,000 di oggetti diversi, che sono poi per circa due terzi tradotti in Inghilterra e in America.
Le foglie vengono mangiate dalle capre e dalle pecore, e il signor Gonin consiglia di aggiungerle in tutti i foraggi d'inverno destinati alle bestie da lana, per proteggerle così dalla cachessia acquosa che spesso in codesta stagione le decima. Anche le buccie servono all'uopo.
I fiori servono di nutrimento alle api.
Il seme matura in Giugno, e la semina come quella del Salix capraea.


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Nome Botanico

Salix vitellina-Linn.

Nome Italiano

SALCIO GIALLO - VETRICE GIALLO - SALCIO DA LEGARE.

Nome Vernacolo

Zalèz dal - Salèz zal - Salèz dal - Zalèz zal - Sachèr dal - Stropa.

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Questa pianta raggiunge qui l'altezza di 8-10 metri e un diametro alla base di centimetri 30 a 40, e cresce fino all'elevatezza di metri 800 dal mare, preferendo un terreno umido. Si propaga mediante piantoncini e barbatelle e giunge al massimo suo sviluppo in 30 a 33 anni, vivendone 70 ad 80.
Il legno di un colore bianco al taglio, leggero, solido, tenace, a fibra fina e corta ed elastico, come legna da fuoco ha poco valore, ma si presta assai per legami; e le rimesse di questa pianta servono per cerchi da mastelli, per ceste, corbe ed altri simili oggetti.
Le foglie vengono mangiate dai bovini e dai pecorini.
Le api succhiano dai fiori il nettare.
Cogli amenti (gattini) si fabbricano calze, cappelli, stoffe e specialmente ovate per materassi e vestiti, delle quali sui mercati della Slesia e della Sassonia si fa un abbondante commercio.
Pel seme vedi quante s'è detto pel Salix alba.


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Nome Botanico

Salvia officinalis-Linn.

Nome Italiano

SALVIA - SALVIA OFFICINALE.

Nome Vernacolo

Salvia - Salvia da osei.

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Questa frutice alto 30 a 40 centimetri viene coltivato negli orti sino all'elevatezza di 1200 metri dal mare per il sapore aromatico delle sue foglie e perciò adoperato nelle cucine e specialmente negli arrosti d'uccelli. Ha proprietà medicinali. Ricavasene un olio essenziale; con acqua e vino è una bibita rinforzante; cotto, da, un'acqua per gargarismi nelle infiammazioni, ecc. Le foglie si adoperano a pulire i denti e come rinforzativo delle gengive. Questa pianta contiene molto tannino; le pecore che la mangiano danno un latte eccellente.
Il nome di questa pianta, coltivata nei giardini da tempi immemorabili deriva dal vocabolo latino salvus (sano, salvo) o salvare (salvare) in causa delle numerose virtù medicinali che gli antichi attribuivano a questo genere.
Il seme matura parte in Settembre, parte in Ottobre e persino in Novembre; lo si semina in primavera leggermente coperto di terra tenendolo umettato; germina dopo 30-40 giorni.


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Nome Botanico

Sambucus nigra-Linn.

Nome Italiano

SAMBUCO - SAMBUCO ARBOREO - SAMBUCO NERO - ZAMBUCO - SAMBUCO NOSTRALE.

Nome Vernacolo

Sambùc - Sambùgo - Sambughèr - Sambuchèr - Sabuchèr - Sambùc mestego - Sambuèr.

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Chi vuole che Sambucus derivi da sambuca istrumento musicale degli antichi Greci, che si fabbricava con questo legno, e chi da una parola araba che significa purgare.
Questa pianta, che si trova in tutta questa Provincia sino all'elevatezza dal mare di 1200 metri, raggiunge l'altezza da 5 a 8 metri, ed un diametro alla base di 20 a 30 centimetri, preferendo un terreno sostanzioso e umido e un'esposizione riparata. Si propaga mediante semina, barbatelle e piantagione e giunge al massimo suo sviluppo in anni 50 a 60, vivendone 80.
Il legno tenace, duro, di fibra fina e corta, di midollo grosso e di color giallognolo, oltre che come legna da fuoco, si presta ancora, quando è grosso, secco e stagionato, per lavori da stipettaio, da tornitore e da meccanico in oggetti minuti, quali sarebbero regoli, seste, rocchetti, scatole, pettini ed altro. La seconda scorza verde o invoglio erbaceo può servire a tingere in giallo le pelli; è molto amara, nauseante ed ha azione emetico-purgativa.
Il midollo è adoperato negli elettrometri e si fanno fiori artificiali, giocatoli, spolverizzi pei disegnatori, ecc.
Le foglie danno una decozione atta a distruggere gl' insetti che danneggiano le pianticelle ne' semenzai.
Coi fiori freschi si preparano tortelli buonissimi a mangiarsi, ed in alcuni luoghi entrano nella fabbricazione del sidro e servono a dare al vino bianco un gusto muschiato. Contengono un olio volatile odoroso, alcuni sali, del solfato ecc. e costituiscono un rimedio diaforetico molto usato.


Le bacche spremute danno un sciroppo (mosto dei Cadorini), che cotto e inzuccherato viene mangiato da quei montanari. Da esse si traggono ancora dell'acquavite e dell'aceto fortissimo; servono a colorire il vino. Il succo di queste piante contiene acido malico, citrico e pectina ed è lassativo.
Dalle sementi si può estrarre un olio buono per ingrassare le ruote.
Il seme matura in Agosto e Settembre; consegnato alla terra in autunno germina nella prossima primavera.
Peso: un decimetro cubico di legno secco pesa chilogrammi 0,741.


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Nome Botanico

Sambucus racemosa-Linn. - Sambucus racemosa rubra-Segu.

Nome Italiano

SAMBUCO CORALLINO - SAMBUCO RACEMOSO - SAMBUCO ROSSO - SAMBUCO DI MONTAGNA.

Nome Vernacolo

Sambùc ros - Sambùc montan - Sambùc salvarech - Sambughèr mat - Sambùc sordin - Sambùc sorz - Sambùc sordo - Sambùc.

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Questa pianta, sparsa qui nelle siepi e nei boschi sino a 1200 metri sopra il livello del mare, raggiunge l'altezza di 3 a 5 metri. Preferisce un terreno sassoso e asciutto e un'esposizione assolata. Si propaga mediante semina, piantagione e barbatelle e giunge al massimo suo sviluppo in 15 a 20 anni, vivendone 30 a 40.
Il legno di colore giallognolo, tenace, duro, pesante, a fibra corta, come combustibile è poco buono, ma quando si sia fatto abbastanza grosso, secco e stagionato, può servire allo stipettaio, al tornitore
e al meccanico in lavori minuti.
Le foglie, che sono pasto gradito pei bestiami, vengono ancora adoperate nella formazione di certe tinture da tessuti.
Le bacche torchiate danno un olio da lume e servono a pulire gli utensili di rame. - Dicesi, che in Turchia si prepari col loro succo dell'aceto.
Il seme matura in Luglio ed Agosto; seminato in autunno germina nella prossima primavera.
Il peso specifico del legno secco è di 0,645.


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Nome Botanico

Solanum Dulcamara-Linn.

Nome Italiano

DULCAMARA.

Nome Vernacolo

Ducamara - Lucamara - Zucamara.

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Questo suffrutice che si trova nelle radure dei boschi sino all'elevatezza di 1200 metri dal mare, non interessa che come medicinale, inquantochè i suoi cauli, detti impropriamente stipiti, contengono un principio glicoside amaro-dolce, la dulcamarina, e un alcaloide debolmente amaro, cristallizzabile, la solanina, che loro comunica qualità narcotiche, se presi in natura. I preparati di Dolcamara sono diaforetici, diuretici e depurativi abbastanza usitati. Il nome di Solanum, secondo Miller, Boëhmer ed altri deriva dal latino solari (consolare), allusione alle proprietà calmanti attribuite ad alcune sue specie.
Il seme matura in Settembre ed Ottobre; seminato in Aprile in terreno umido germina dopo 20-30 giorni; si ottiene meglio e più sollecita la propagazione mediante barbatelle, talee e margotte.


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Nome Botanico

Sophora japonica-Linn. - Styphnolobium japonicum-Schott.

Nome Italiano

SOFORA DEL GIAPPONE.

Nome Vernacolo

Sofora.

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Questa pianta, coltivata per solo ornamento nei giardini delle vallate Bellunese e Feltrina, sino all'elevatezza di 400 metri dal mare, è originaria della China e del Giappone e fu portata a Parigi nell'anno 1747 dal R. P. d'Incarville.
Il suo legno giallognolo, durissimo, può servire nei lavori di tornio.
Le foglie, la scorza e il legno sono purgative ed hanno la proprietà di tingere in giallo, come i fiori cotti con allume, le stoffe di lana e seriche.
Dai frutti si ottiene un olio da lume.


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Nome Botanico

Sorbus acuparia-Linn. - Mespilus acuparia-Allion e Scop. - Sorbus sylvestris-Matt. - Pyrus acuparia-Borkh, Smith e Gaertn. - Acuparia sylvestris-Med.

Nome Italiano

SORBO DEGLI UCCELLATORI - SORBO SELVATICO.

Nome Vernacolo

Melèster - Melèstra - Melèstrer - Melestre - Melèstrego - Menèstrego - Melèstro - Molèrzen - Stombolèi - Pomela da tordi.

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Il nome di Sorbus deriva dalle parole celtiche sor (aspro), mel (pomo), per l'asprezza del frutto di questa pianta.
Questa pianta, che cresce specialmente nella parte più settentrionale ed elevata della Provincia, raggiunge l'altezza di 6 a 8 metri e un diametro alla base di 20 a 30 centimetri e cresce fino all'elevatezza dal mare di 1800 metri, preferendo un terreno fertile, calcareo e un'esposizione piuttosto ombreggiata. Si propaga mediante semina e piantagione e giunge al massimo suo sviluppo in 60 ad 80 anni, vivendone 100 a 120. Nei giardini è un bellissimo ornamento coi suoi frutti d'un rosso vivissimo.
Il legno è di colore bianchiccio, duro, tenace e a fibra fina; mercè queste sue qualità viene adoperato nei meccanismi per viti da strettoj, cilindri ed altri simili attrezzi che dimandino robustezza. È abbastanza buon combustibile e il carradore lo adopera nelle ruote per chiavarde.
La corteccia contiene del tannino e tinge in nero.
Le foglie servono a pascere capre e pecore.
Dai fiori le api succhiano l'umore mieloso.
I frutti servono nelle uccellande per chiamar gli uccelli al laccio, per pasto del bestiame e per farne acquavite mediante la distillazione; Gleditsch si è servito dei frutti che non erano perfettamente maturi anche nella concia delle pelli.
Il seme matura in Settembre e la semina si fa in autunno o in primavera, coprendolo 7-8 millim. con terra; quello dell'autunno germina nel prossimo Maggio e quello di primavera in capo a 40 giorni circa.
Carbone - Da un metro cubico di legna ottengonsi 0,266 metri cubici di carbone.
Il peso d'un decimetro cubico di legno fresco è di chilogrammi 1,488, secco di chilogrammi 0,880.
La forza calorifera ragguagliata su 100, è pel legno 74, pel carbone 71.


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Nome Botanico

Sorbus domestica-Linn. - Malus sorbus-Borkh. - Mespilus domestica-Allion. - Pyrus domestica-Smith.

Nome Italiano

SORBO DOMESTICO.

Nome Vernacolo

Sorbolèr.

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Questa pianta, che si trova in piccolo numero nei fondi a coltura agraria della vallata Feltrina, che non sorpassano l'elevatezza di 350 metri dal mare, ama un terreno sostanzioso, che non sia umido. Si propaga per seme e polloni, giunge al massimo suo sviluppo in 60 a 70 anni, vivendone 100 e più, e il suo fusto arriva all'altezza di 5 a 6 metri con un diametro alla base di 20 a 30 centimetri.
Il legno di fibra fina, duro, pesante, giallognolo in pianta giovane, rossiccio in pianta vecchia, e bruno nero al midollo, è suscettivo di bella pulitura e può servire al meccanico ed allo stipettaio; buon combustibile, dà anche buon carbone.
Dei ramicelli in alcuni paesi si servono i tintori per dare alle stoffe un colore nero solido.
La scorza contiene del tannino.
Le foglie vengono mangiate dalle pecore e dalle capre.
I fiori danno miele alle api.
I frutti rammolliti sono buoni a mangiarsi e somministrano aceto, acquavite e una specie di sidro.
Per il seme vedi quanto s'è detto circa al Sorbus aucuparia, colla differenza che le ajuole seminate di questo Sorbo vogliono essere di quando in quando inaffiate.
Un decimetro cubico di legno secco pesa chilogrammi 0,785 e verde chilogrammi 1,016.


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Nome Botanico

Sorbus hybrida-Linn. - Pyrus hybrida-Dur. - Azarolus primatifolia-Borkh.

Nome Italiano

SORBO IBRIDO.

Nome Vernacolo

Melèstre - Melèster - Sòrbol - Zirpolèr - Zirbolèr - Zerpinèr.

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Questa pianta, piuttosto rara su questi monti, raggiunge l'altezza di 4 a 5 metri, con un diametro alla base di 15 a 20 centimetri e cresce fino all'elevatezza di 1200 metri dal mare, preferendo un terreno calcareo basaltico e un'esposizione assolata. Si propaga mediante semina e piantagione, e giunge al massimo suo sviluppo in 50 a 60 anni, vivendone 100.
Il legno d'un colore giallognolo, tenace, duro, a fibra fina, serve come quello del Sorbus acuparia.
Le foglie servono a pascere pecore e capre.
I fiori somministrano alimento copioso alle api.
Mediante la distillazione, dai frutti s'estrae una mediocre acquavite.
Pel seme vedi quanto s'è detto pel Sorbus acuparia.
Il peso e la forza calorifera sono eguali a quelli del Sorbo degli uccellatori.


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Nome Botanico

Spartium radiatum-Linn.- Genista radiata-Scop.

Nome Italiano

GINESTRA RAGGIATA.

Nome Vernacolo

Camorzìne.

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Il nome di Spartium deriva dal vocabolo greco sparton (legame, corda), allusivo alla specie atta a fare delle corde.
Quest'arboscello cresce ad un'elevatezza che sta fra i 1000 ai 1500 metri dal mare, e più che sia nelle radure dei boschi del Cadore, dell'Agordino e del Longaronese. Si propaga mediante semina e rimessiticci e giunge al massimo suo sviluppo in 10 a 12 anni, vivendone 20 a 25. Viene utilizzato per combustibile e per strame dai pastori, in mancanza d'altro.


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Nome Botanico

Spiraea decumbens-Koch.

Nome Italiano

SPIREA DECUMBENTE.

Nome Vernacolo

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Il nome di Spirea deriva dal greco speiraia, allusione ad un arboscello flessibile, coi rami del quale si fanno corone e ghirlande.
Questo suffrutice che si trova nelle vallate del Cadore, della Feltrina e dell'Agordino, specialmente nella valle di Taibon, cresce fino all'elevatezza di 1200 metri dal mare. Non offre alcuna utilità, e viene qui accennato perchè legnoso.


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Nome Botanico

Staphylea pinnata-Linn. - Staphylodendron pinnatum-Scop.

Nome Italiano

PISTACCHO FALSO.

Nome Vernacolo

Pianta da corone.

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Il nome di Staphylea deriva dal greco staphylê (grappolo) per la disposizione dei frutti.
Questo arboscello, che cresce nella vallata Feltrina e precisamente nei versanti meriggiani delle località Bellumat, Sanzan e Castelnovo, sino all'elevatezza dal mare di 300 metri, raggiunge l'altezza di 2 a 3 metri con un diametro alla base di 8 a 10 centimetri. Si propaga mediante seme e raggiunge il massimo suo accrescimento in 10 a 15 anni.
Il legno giunto alle massime dimensioni, lo adopera il tornitore ed è abbastanza buon combustibile.
Le foglie vengono mangiate dalle capre e dalle pecore.
I fiori non del tutto sbocciati, posti in salamoia e poi nell'aceto, in qualche paese si sostituiscono ai capperi.
I frutti (noccioli), li dicono buoni a mangiarsi, di proprietà inebbrianti ed atti a somministrare un certo olio. Gli abitanti di Sanzan nel Comune di Feltre non li adoperano che per far corone da rosari. Il Siemoni narra che in Germania li gettano ai pesci, i quali, dopo averne mangiato, tengono a fior d'acqua e si lasciano prendere facilmente.
Il seme matura in Settembre ed in Ottobre è seminato in terreno mediocremente umido e coperto per 2-3 centimetri, germina dopo un anno circa.


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Nome Botanico

Syringa vulgaris-Linn.

Nome Italiano

SICCOMORO - SIRINGA - SERENELLA.

Nome Vernacolo

Secamoro.

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Il nome di Syringa è quello d'una ninfa d'Arcadia, la quale perseguitata dal dio Pane rifugiossi in un fiume, ove fu trasformata in una canna, di cui Pane fece il primo flauto; ritiensi che a questa pianta sia stato dato un tal nome pel suo legno midolloso e facile ad esser vuotato. Questa pianta, apportata da Costantinopoli nell'anno 1562 (come il Mattioli ricorda nel 1565), si trova qui coltivata sino da molti anni ed è sparsa nelle siepi e sui cigli delle strade sino all'elevatezza dal mare di 1000 metri, p. e. a Pieve di Cadore; raggiunge l'altezza persino di 2 a 3 metri e un diametro alla base di 5 a 10 centimetri; preferisce un terreno calcareo argilloso e un'esposizione meriggiana. Si propaga mediante semina e piantagione e giunge al massimo suo sviluppo in 20 a 25 anni, vivendone 40 a 50.
Il legno d'un colore giallognolo a strati castani e rossicci, duro, a fibra corta è reputato incorruttibile, poichè in quei luoghi dove il suo accrescimento è maggiore di molto più che qui da noi, i feretri di tal legno nei quali sono racchiuse le mummie più antiche sono perfettamente conservati. I Turchi ritraggono da questa pianta canne da pipa. Le raschiature di esso legno poste nella biancheria danno a questa un grato odore.


Frutto - Le caselle sono amarissime per il principio neutro cristallizzabile, la siringina, che contengono, e quindi reputate toniche e antiperiodiche.
Le foglie amare non vengono tocche nè dagli animali erbivori, nè dagli insetti, se non è in alcuna località dalle cantaridi.
Un decimetro cubico di legno verde pesa chilogrammi 0,981, secco chilogrammi 0,846.


6.2.09

TECNOLOGIA BOTANICO-FORESTALE = LETTERA T

Nome Botanico

Tamarix germanica-Linn. - Tamariscus germanica-Segu. - Tamarix germanicus-Allion. - Myricaria germanica-Koch.

Nome Italiano

TAMERICE - TAMERICE MINORE - TAMERIGIO - MIRICE.

Nome Vernacolo

Mezlègn - Rece de mus - Scoète - Erba del legn - Coda de mus - Coda mussina - Venco salvario - Salèze mate.

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Il nome di Tamarix ritiensi derivato dai Tamarisci, popoli che abitavano i fianchi dei Pirenei sulle sponde del Tamaris.
Questa pianta di 1 a 2 metri sparsa in tutta la Provincia e specialmente nelle ghiaje aride dei fiumi e de' torrenti fino all'elevatezza di 800 metri dal mare, si propaga col seme e con piantoncini. Vive 18 a 20 anni, mediante nuovi rimessiticci.
Dai ramoscelli freschi in Germania ricavano l'olio di Tamerigio, adoperato nella birra e per tingere.
La corteccia è un astringente.
I frutti fanno le veci della galla nelle tinture nere.
Il seme matura nell'estate o nell'autunno a seconda dell'anticipata o ritardata fioritura; seminato in autunno o primavera in fondo umido, sabbioso, germina ancora nella stessa primavera.


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Nome Botanico

Taxus baccata-Linn.

Nome Italiano

TASSO - NASSO - ALBERO DELLA MORTE.

Nome Vernacolo

Tas - Mas - Pola de nas - Nassèr.

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Il Taxus - che deriva dal greco taxos (freccia), perchè usavasi nell'antichità il succo di questa pianta credendo avvelenare le freccie, raggiunge qui l'altezza di 4 a 5 metri, e un diametro alla base di 40 a 50 centimetri, e cresce nel folto dei boschi resinosi di tutta la Provincia, sino all'elevatezza di metri 1800 dal mare, preferendo un terreno calcareo, argilloso, fresco e un'esposizione non molto assolata. Si propaga mediante semina e barbatelle e giunge al massimo suo sviluppo in 150 a 200 anni, vivendone 500 a 600. Il prof. Delpino ricorda che in Inghilterra ed in Iscozia esistono degli alberi, che sono stimati avere 2000 a 3000 anni.
Il legno durissimo, tenace, elastico, di color rosso-bruno, a fibra corta, è moltissimo ricercato dall'ebanista e dal tornitore, come quello che si accosta molto ai legni orientali e che è suscettivo di tale politura da imitare l'ebano. Il naturale suo color rosso diventa ancora più bello, se infuso in una bollente soluzione di aceto, allume e legno del Brasile, e Varennes di Feuille insegna che immergendo per alcuni mesi nell'acqua il legno di succhio, ridotto in tavolette sottili (foglie), si ottiene il colore porpora violetto dei legni esotici. Come combustibile è poco buono.
Coi rami pieghevolissimi possonsi costruire siepi morte, pali da vite, che hanno lunga durata, e, di più, i ramoscelli servono per legacci.
Le foglie, secondo Haller, sono venefiche e molte volte fecero morire le capre e le vacche che ne aveano mangiato, fatto che qui non s'è mai verificato, e solo dicono i nostri montanari, che producono la morte agli asini che se ne cibano, ciò che conferma il Siemoni nel suo pregiato Manuale d'Arte Forestale.
Frutto - La parte carnosa che involge il nocciolo, detta arillo, viene mangiata dai montanari Bellunesi.
Il seme matura in Agosto o Settembre; la semina si fa agli ultimi di Marzo col seme conservato durante l'inverno in sabbia umida, coperto 12-14 millimetri di terra; germina nella seconda o terza primavera.


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Nome Botanico

Thuya occidentalis-Linn. - Thuya obtusa-Moench.

Nome Italiano

TUJA DEL CANADÀ - TUJA OCCIDENTALE.

Nome Vernacolo

Tuja - Tuglia.

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Il nome di Thuya deriva dal greco thuia (da tuos=incenso), per il gran uso che si faceva del legno odoroso nei sacrifizi.
Questa pianta, originaria del Canadà, coltivata qui per ornamento dei giardini, posti sino all'elevatezza di 450 metri dal mare, non offre per le piccole dimensioni che acquista, alcuna utilità del suo legno.


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Nome Botanico

Thuya orientalis-Linn. - Thuya acuta-Moench - Biota orientalis-Endl.

Nome Italiano

TUJA D'ORIENTE.

Nome Vernacolo

Tuja orientale.

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Questa pianta, che coltivata per ornamento nei giardini della vallata Bellunese e Feltrina sino all'elevatezza di 400 metri dal mare si propaga per seme, è originaria dell'India e della China e nella sua regione nativa somministra un buon legname per costruzione che resiste all'umidità.
I giovani rami sottoposti ad un ebollimento tingono in giallo.


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Nome Botanico

Tilia europaea-Linn. - Tilia microphilla-Savi - Tilia cordata-Dur. e Mill. - Tilia Parvifolia-Borkh e Ehrh. - Tilia ulmifolia-Scop. - Tilia sylvestris-Spach - Tilia boemica-Mich. - Tilia communis-Hartig.

Nome Italiano

TIGLIA - TIGLIO - TIGLIO MICROFILLO O DI PICCOLE FOGLIE - TIGLIO MAREMMANO.

Nome Vernacolo

Tajèr - Tei - Tea.

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Questa pianta di 7 a 10 metri con un diametro alla base di 40 a 60 centimetri, qui sparsa in quasi tutta la Provincia sino all'elevatezza dal mare Adriatico di metri 1000, preferisce un terreno che sia nè troppo asciutto, nè troppo umido ed un'esposizione qualunque. Si propaga mediante semina, propaggini e germogli, e giunge al massimo suo sviluppo in 150 a 180 anni, vivendone 300 a 500. Qualche volta acquista una grandezza mostruosa. Miller dice d'aver veduto un Tiglio che aveva 30 piedi di giro a due piedi sopra terra. Tomaso Brown fa menzione d'un albero di questa specie che aveva 48 piedi di giro a un piede e mezzo sopra terra, e 90 piedi d'altezza.
Il legno di color giallo rossiccio, che si fa man mano più carico verso il midollo, solido, duro, a grana fina, è sufficientemente stimato come combustibile; ma per essere facilmente lavorabile viene adoperato dall'intagliatore e dal tornitore, nonchè per casse che debbano contenere materie asciutte. La marineria lo ricerca in tavole e tronchi.
Colla scorza macerata dei vecchi tronchi i Russi fanno stuoie, panieri ed altri lavori simili. Se ne servono ancora per coprire i tetti delle capanne. Si vuole che la corteccia di mezzo (floema) servisse di carta da scrivere agli antichi, ma però quando era fresca, e che questo floema sia quello che i Greci chiamavano philyra. Dicesi inoltre che con tale scorza nel Nord dell'Europa si confezionano cappelli, scarpe, reti e corde di molta resistenza; cucinata nell'allume e precipitata nella potassa dà un color rosso lacca.
Anche i germogli teneri possono servire per lavori di panierai.


Le foglie tanto fresche che secche forniscono un buon pasto agli animali caprini e pecorini.
I fiori danno alle api nettare copioso; da essi si può estrarre uno spirito di vino buono e contengono un olio essenziale odoroso, e soli o uniti a quelli d'arancio costituiscono un rimedio calmante, antispasmodico e sudorifero.
Il seme pesto e torchiato dà un utilissimo olio; matura verso gli ultimi d' Ottobre; seminato, appena raccolto, in autunno alla profondità di 12-14 millimetri, germina nella prossima primavera.
Il carbone è buono ed ha importante applicazione nel disegno e nella fabbricazione della polvere pirica.
La forza calorifera ragguagliata su 100 è pel legno 65 e pel carbone 66.


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Nome Botanico

Tilia grandifolia-Smith e Borhk. - Tilia plathyphyllos-Scop. - Tilia pauciflora-Hayne.

Nome Italiano

TIGLIO D'OLANDA - TIGLIONE - TIGLIA PLATIFILLA O A GRANDI FOGLIE.

Nome Vernacolo

Tajèr mestego - Tajèr - Tei.

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Questa pianta, che cresce qui fino all'elevatezza di 800 metri circa dal mare, offre quasi gl'identici prodotti della Tilia europaea, della quale è una varietà.


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Nome Botanico

Tilia vulgaris-Hayne.

Nome Italiano

TIGLIO INTERMEDIO.

Nome Vernacolo

Tajèr - Tei - Tea.

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Per questa pianta, che si trova specialmente nella vallata Agordina, e precisamente sotto Col di Foglia all'elevatezza di 650 metri dal mare, vedi quanto si è detto della Tilia grandifolia.


5.2.09

TECNOLOGIA BOTANICO-FORESTALE = LETTERA U

Nome Botanico

Ulmus campestris-Linn. - Ulmus nuda-Ehrh. - Ulmus sativa-Reitter ed Abel.

Nome Italiano

OLMO - OLMO CAMPESTRE - OLMO NOSTRALE.

Nome Vernacolo

Olmo - Olm - Olma.

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Ulmus dal radicale celtico elm, indicante le diverse specie di olmo.
Questa pianta, che cresce specialmente nelle basse vallate Bellunese e Feltrina, raggiunge l'altezza di 10 a 14 metri e un diametro alla base di metri 0,70 ad un metro e alligna fino all'elevatezza dal mare Adriatico di metri 800 circa, preferendo un terreno sostanzioso calcareo non troppo argilloso e un'esposizione settentrionale. Si propaga mediante semina e barbatelle e più che sia propagginandone i polloni e i rintalli; giunge al suo massimo sviluppo in 80 a 100 anni, vivendone 150.
Il legno bianco giallognolo, quando è tenerello, che diventa bruno rossiccio invecchiando, tenace, elastico, a fibra larga, è buonissimo combustibile e si presta bene per le fabbriche urbane e per lavori sotto acqua. Viene adoperato dal meccanico per ruote d'ingranaggio, per viti da pressione e madreviti; dal carradore per timoni, raggi e quarti di ruota; dall'ebanista per mobili, che prendono facilmente tutti i toni dei colori; dall'agricoltore per sostegno delle viti, d'onde partì l'espressione dei poeti latini “Ulmus maritat”. Nelle costruzioni navali lo si adopera per maschetti di bozzelli, paternostri, bigotte, manchette di scala, ruote di prua di lance e barcacce, banchi, serrette, frisi, quadro di poppa, bracciuoli o torti per palischermi, ecc.
L'artiglieria lo impiega per carri da cannoni per carretti od altro. Di questo legname da lavoro la Provincia ne utilizza annualmente in media 250 metri cubi del valore di lire 10,000.
Coi rami si fanno cerchi da botte e coi ramoscelli intessiture.
La scorza giovane delle stanghe serve per tingere in giallo il cotone, e cogli strati del libro macerati, si fanno corde, stuoie e tappeti anche colorati. Questo libro o seconda corteccia contiene amido, mucilaggine e un po' di sostanza amara con debole virtù emolliente e tonica.
Le foglie sono un ottimo cibo per i bestiami e più che sia per pecore e capre.
I ciuffi verdi del frutto preparati con olio e aceto vengono mangiati in alcuni paesi della Germania.
Il seme matura in Maggio e Giugno; siccome perde presto la facoltà germinativa è necessario che ancora in Giugno sia seminato sotto uno strato leggerissimo di terra, o meglio, semplicemente coperto con fronde; germina in capo 15-20 giorni; se potuto conservare bene asciutto in sacchi durante l'inverno e seminato in primavera, la germinazione avviene in capo a 50 giorni circa.


Il carbone è buono e se ne ottiene 0,295 metri cubi da un metro cubo di legna.
La cenere contiene buona potassa e da un buon liscivio.
Un decimetro cubico di legno fresco pesa chilogrammi 1,111, secco chilogrammi 0,597.
La forza calorifera ragguagliata su 100, è pel legno 87, pel carbone 85.


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Nome Botanico

Ulmus effusa-Linn. - Ulmus montana-Smith - Ulmus latifolia-Savi - Ulmus hollandica-Dur.

Nome Italiano

OLMO D'OLANDA - OLMO A FOGLIA LARGA.

Nome Vernacolo

Olmo - Olm - Olma.

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Non essendo che una varietà dell'Ulmus campestris, vedi quanto s'è detto per questo, colla differenza che il fusto è più piccolo e che il legname è di qualità inferiore.


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Nome Botanico

Ulmus suberosa-Linn.

Nome Italiano

OLMO SUGHERO - OLMO DOMESTICO.

Nome Vernacolo

Olmo - Olm - Olma.

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Vedi per questa pianta, che qui cresce sino alla sola elevatezza di 400 metri dal mare, quanto si e detto dell'Ulmus campestris, del quale non è che una varietà, coll'avvertenza che il legname è di qualità inferiore.


TECNOLOGIA BOTANICO-FORESTALE = LETTERA V

Nome Botanico

Vaccinium Myrtillus-Linn.

Nome Italiano

MIRTILLO - VACCINO MIRTILLO - BACCOLE.

Nome Vernacolo

Giasenèr - Giazenèr - Gianesèr - Gianesài - Giadnei.

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Il nome di Vaccinium lo dicono derivato da vacca, per essere il frutto di questo vegetale ricercato dalle vacche.
Questo frutice di 30 a 40 centimetri d'altezza con un diametro alla base di 2 a 3 millimetri, che cresce in tutti i monti della Provincia fra i 500 ai 2000 metri di elevatezza dal mare coprendo estesissime falde, preferisce le situazioni fresche, riparate e ombreggiate. Si propaga mediante semina e giunge al massimo suo sviluppo in 4 a 6 anni, vivendone 8 a 10 e venendo sostituito da nuovi rimessiticci.
Il legno in caso di bisogno può servir di combustibile. Tagliata questa pianta in primavera somministra una polvere atta alla preparazione dei cuoi.
Le foglie seccate all'aria e all'ombra vengono mangiate dai bovini, dalle capre e dalle pecore e dicono che possano esser adoperate a preparare un the gustosissimo.
Le bacche mature, buone a mangiarsi crude o col latte o col vino o con lo zucchero, vengono portate ai capoluoghi di questa Provincia e vendute dai montanari sotto il nome di Giàsene. Con esse si può tingere il vino, fare delle confetture, del sciroppo refrigerativo e, miste allo zucchero, del vino, dell'acquavite, dell'aceto; con l'allume danno una tintura celeste.
Il seme matura in Agosto e Settembre.


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Nome Botanico

Vaccinium Oxycoccus-Linn.

Nome Italiano

VACCINIO OSSICOCCO - VACCINIO CUSCINETTO.

Nome Vernacolo

Giàsene dure.

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Questo piccolo frutice, che cresce strisciando a terra nei luoghi umettati delle vallate e dei monti di questa Provincia, sino all'elevatezza di 1200 metri dal mare e che si propaga mediante semina, raggiunge il massimo suo accrescimento in 4 a 5 anni, vivendone 6 a 8.
Colle foglie, essicate all'ombra, si può ottenere un the.
I fiori sono visitati dalle api.
Le bacche mature si mangiano crude o cotte. In Inghilterra le si usano nelle pasticcierie e col succo delle bacche stesse in Russia, oltre che una specie di ponce, si preparano delle bibite gradevoli e del forte aceto.
Il seme matura in Ottobre; seminato in autunno germina in capo a 15 mesi.


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Nome Botanico

Vaccinium uliginosum-Linn.

Nome Italiano

MIRTILLO ULIGINOSO.

Nome Vernacolo

Giasnèr mat - Giasenèr salvadego - Giadnei dell'ors - Mule - Musson - Mussach - Mussoi - Musse.

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Questo frutice, varietà del Vaccinium Myrtillus, che contiene del tannino e che dà molta cenere, cresce sui monti del Cadorino, del Zoldano, dell'Agordino fra i 1200 e i 2100 metri d'altitudine dal mare.
Con le bacche, che non sono buone a mangiarsi, nelle contrade settentrionali della Germania ottengono uno spirito assai forte.
Il seme matura in Luglio ed Agosto.


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Nome Botanico

Vaccinium Vitis Idaea-Linn.

Nome Italiano

VACCINO RACEMOSO — VITE IDEA.

Nome Vernacolo

Garnetèr - Garnète - Garnète de ors - Garnetèr mat - Grausiès - Brussèide - Brussièi salvario.

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Questo frutice di 30-40 centimetri d'altezza, varietà del Vaccinium Myrtillus, cresce specialmente nei boschi resinosi di questa Provincia, dall'elevatezza dal mare di metri 600 fino a 2000.
Le bacche mature possono esser mangiate dopo poste nell'aceto e nello zucchero.
Il seme matura in Settembre ed Ottobre.


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Nome Botanico

Viburnum Lantana-Linn.

Nome Italiano

LENTAGGINE - LANTANO - VAVORNA - VIBURNO LANTANO.

Nome Vernacolo

Zimògna - Paguòima - Pagognèr - Pagògn - Règol - Cimògna - Pagògna.

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Il nome di Viburnum deriva dal latino viere (legare) essendo che i rami lunghi e flessibili di questa pianta servono a legare.
Questa pianta, che cresce in tutta la Provincia sino all'elevatezza di 1600 metri dal mare, raggiunge l'altezza di 3 a 4 metri e un diametro alla base di 6-9 centimetri e preferisce un terreno selcioso-argilloso, calcareo e un'esposizione ombreggiata. Si propaga mediante semina, barbatelle e piantoncini, e giunge al massimo suo sviluppo in 15 a 20 anni, vivendone 60 ad 80.
Il legno d'un colore bianco verdognolo, a fibra fina e lunga, duro, tenace ed elastico, come legna da bruciare non ha pregio, e le rimesse che se ne traggono vengono adoperate per legami delle zattere, nelle siepi, nei fasci di legna e per cerchi da botticella. Nella Turingia, Provincia della Sassonia, v'erano delle fabbriche apposite che confezionavano delle canne da pipa con i getti di qualche dimensione di questa pianta e le si ponevano in commercio sotto il nome di canne turche.
Dalla scorza delle radici e del legno si ottiene, colla decozione, del vischio, efficacemente adoperato nella caccia agli uccelli.
Il frutto, che viene anche mangiato dalla povera gente, lo si ritiene utile per gargarismo nelle infiammazioni di gola.
Il seme matura in Ottobre; seminato in autunno o primavera alla profondità di 10-14 millimetri, germina nel primo caso entro un anno e nel secondo caso nella seconda primavera.
Un decimetro cubico di legno secco pesa chilogrammi 0,809.


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Nome Botanico

Viburnum Opulus-Linn. - Opulus glandulosa-Borkh.

Nome Italiano

MAGGIO - PALLONE DI MAGGIO - VIBURNO OPPIFOGLIO - SAMBUCO ACQUATICO.

Nome Vernacolo

Pagògna mata - Pagògna salvadega - Sambùc-sorz.

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Questa pianta, di 3 a 4 metri d'altezza, con un diametro alla base di 6 a 9 centimetri, cresce fino all'elevatezza di metri 1100 dal mare, nei luoghi umidi delle valli Bellunese e Feltrina e sulle sponde dei rivi. Si propaga mediante semina, barbatelle e piantagione e giunge al massimo suo sviluppo in 15 a 20 anni, vivendone 60 e più.
Il legno d'un colore giallognolo, solido, a fibra fina, è buon combustibile e serve al tornitore per minuti lavori e come pianta d'ornamento nei giardini.
I fiori danno cera e miele alle api.
Dai frutti i Tartari e i Curlandesi ottengono acquavite ed aceto e preparano minestre.
Pel seme vedi quanto s'è detto pel Viburnum Lantana.
Il peso specifico di questo legno secco è 0,745.


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Nome Botanico

Vinca minor-Linn.

Nome Italiano

VINCA MINORE.

Nome Vernacolo

Zesarèla salvarega.

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Questo piccolo suffrutice, che cresce nei luoghi sterili e calcarei di questa Provincia, viene raccolto e coltivato nei giardini per l'ornamento che offrono i suoi bei fiori celesti.
L'intiera pianta contiene materia conciante e in passato la si adoperava per purificare i vini e in medicina come astringente e vulneraria.
Il nome di Vinca lo si fa derivare da vincire (allacciare), allusione al gambo sarmentoso. Gli abitanti prossimi al litorale veneto danno il nome di vinca a un ballo intrecciato, specie di quadriglia.
Il seme matura in Agosto o in Novembre; seminato sopra terreno smosso in Novembre germina in Giugno, e, seminato in Marzo, nel Marzo successivo.


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Nome Botanico

Viscum album-Linn.

Nome Italiano

VISCO - VISCO BIANCO.

Nome Vernacolo

Smara — Smare — Nif - Verdura — Verde ramin — Vìs-cio.

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Questa parassita raggiunge colle sue ramificazioni la lunghezza di centimetri 30 a 60. La si trova in questa Provincia fino all'elevatezza di 1OOO metri dal mare e cresce sui rami dei pomi, dei peri, dei tigli, degli abeti ed anche della quercia. Si propaga mediante il seme che dai frutti deiscenti cade fra le screpolature della corteccia dei rami degli alberi qui sopra accennati, per opera di certi uccelli, i quali dopo averne mangiate le frutta, ne espellono i semi. Giunge al massimo suo sviluppo in 6 a 10 anni, vivendone circa 15.
Le frondi vengono mangiate volentieri dalle vacche e dalle pecore.
La bacca macerata ed assoggettata alla decozione somministra una pasta, la quale battuta, lavata nell'acqua corrente e modificata con olio d'oliva si converte in vischio adoperato nella caccia degli uccelli.
Il seme matura in Dicembre e germina dopo 15 mesi. Dalle esperienze di Willdenon e di Sikur, la propagazione artificiale attaccando il seme sulla scorza giovane dell'albero risulta, se non impossibile, molto dubbia.


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Nome Botanico

Vitis vinifera-Linn.

Nome Italiano

VITE.

Nome Vernacolo

Vide - Vida - Vid - Vide oseleta - Vide remenga - Vide salvadega.

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Questa pianta, portataci da tempi immemorabili dall'Asia, dalla Grecia e dall'Isole dell' Arcipelago, cresce nella Provincia di Belluno sino all'elevatezza dal mare di 650 metri, come in Comune di Servo. Un'eccezione l'abbiamo a Cugnano nel Comune di Lavalle di Agordo, ove esiste un piccolo vigneto all'altezza di 895 metri dall'Adriatico, e per dimensioni, una pianta nella stessa vallata, località Tajer, in in Comune di Taibon all'elevatezza dal mare di 614 metri, con la circonferenza alla base di centimetri 85, munita di diversi rami, lunghi 5-8 e persino 13 metri con una circonferenza di 16, 17 e 18 centimetri. I proprietari fratelli nob. de Manzoni assicurano che in anni buoni dà ancora 200 chilogrammi d'uva e che, sul fondamento della tradizione, conta oltre 400 anni. Un fusto di vite nel museo botanico di Pisa misura metri 1,16 di circonferenza. Secondo Plinio il simulacro di Giove sarebbe tratto da un solo tronco di vite, come la scala per cui in Efeso si ascendeva al tempio di Diana, e come in fine le colonne sulle quali appoggiava il tempio di Giunone in Metaponto.


Il legno della vite o meglio i tralci derivati dalla potatura vengono adoperati come legna da fuoco. Danno molta cenere. Sui modi di coltivare questa pianta, leggansi, pella nostra Provincia, i preziosi "Ricordi di Nane Castaldo", pubblicati in Feltre negli anni 1870, 1871 dal cav. Giovanni Battista nob. Bellati. Secondo Plinio i giovani pampini venivano usati in Grecia per companatico. Dopo fabbricato il vino, dagli acini si può ricavare 10 ad 11 per 100 di volume di un olio giallo chiaro, di sapore insipido, atto soltanto ad essere arso, e, secondo Teofrasto, a conciare le pelli. Le bacche secche od uva passa, secondo il dott. Saccardo, contengono zucchero, acido malico, bitrartrato potassico e calcico, e agiscono addolcenti e pettorali: fresche sono acidule e riescono temperanti e refrigeranti. Il vino vecchio è tonico e ristorante. Da esso ricavasi l'aceto, l'alcool e l'etere, di uso frequente e importante in medicina e chirurgia.
Un decimetro cubico di legno secco pesa chilogrammi 0,653.


TECNOLOGIA BOTANICO-FORESTALE = LETTERA Z

Nome Botanico

Zizyphus vulgaris-Willd. - Zizyphus sativa-Desf. - Rhamnus Zizyphus-Linn.

Nome Italiano

GIUGGIOLO - ZIZZOLO - ZIZIFO COMUNE.

Nome Vernacolo

Zizolèr - Giugioler.

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Questa pianta, il cui nome deriva dall'arabo zizout (Loto), dalla Siria portata in Italia da Sesto Papirio, il quale fu console negli ultimi tempi di Cesare Augusto, la si coltiva qui nei giardini non superiori all'elevatezza di 350 metri dal mare.


In questa Provincia offre piccolissimi vantaggi,invece nelle parti più calde d'Italia somministra legno durissimo, pesante, di facile politura, rosso-cupo verso il midollo, atto per lavori da stipettaio, da tornio e adattatissimo per denti di ruote di mulini. Le giuggiole inoltre perfettamente mature sono buone a mangiarsi, ed appassite al sole, per decotti pettorali e per le tossi.


2.2.09

I^ APPENDICE (NOMI DIALETTALI BELLUNESI DELLE PIANTE - PIETRO SORAVIA)

 I^ APPENDICE




Elenco alfabetico (diverso da quello eseguito dall'autore) dei nomi dialettali delle piante, riportati nel libro, con a fianco: il nome botanico con cui è ordinato il libro, e il nome italiano ritenuto più comune. Da notare che ad un solo nome dialettale possono corrispondere più specie botaniche, e viceversa, in totale sono comunque 1060 voci. Le voci dialettali appartengono ovviamente alla parte maggiore, veneta e ladino-veneta, della provincia; le voci più ladine (es. Comelico e Oltrechiusa) sono meno presenti. Gli accenti non sono stati riportati .

Aggiungo, al fine di favorire le ricerche via Internet, i nomi delle principali aree e dei dialetti della provincia di Belluno (non credo che Pietro Soravia abbia inserito parole di Ampezzo e Fodom, all'epoca della compilazione del libro non appartenenti alla provincia di Belluno, che egli chiama "Tirolo italiano" - Vedi alla voce "Rhus cotynus" -):
 Belluno, Feltre, Cadore, Comelico, Agordo, Longarone, Alpago, Zoldo, Dolomiti; bellunese, feltrino, cadorino, comeliano (comelicese), agordino, longaronese, alpagoto, zoldano, dolomitico, ladino, veneto.

 

Per i nomi dialettali delle piante ordinati secondo il nome italiano, vedi APPENDICE II:


http://blog-cadorin-books-pietrosoravia.blogspot.it/2009/02/ii-appendice_02.html


Acassia = Robinia pseudo-Acacia - ROBINIA
Aer = Acer pseudo-Platanus - ACERO DI MONTAGNA
Agher = Acer pseudo-Platanus - ACERO DI MONTAGNA
Agre = Acer pseudo-Platanus - ACERO DI MONTAGNA
Agrifoglio = Ilex aquifolium - AGRIFOGLIO
Agro = Acer pseudo-Platanus - ACERO DI MONTAGNA
Ailanto = Ailantus glandulosa - AILANTO
Ajer = Acer pseudo-Platanus - ACERO DI MONTAGNA
Ajer dalle fogie spize = Acer platanoides - ACERO PLATANO
Albara = Populus alba - PIOPPO BIANCO
Albeo = Pinus Picea - ABETE ROSSO
Albera = Populus nigra - PIOPPO COMUNE
Albera mata = Populus alba - PIOPPO BIANCO
Alberel = Populus alba - PIOPPO BIANCO
Alberel = Populus tremula - PIOPPO TREMOLO
Alberela = Populus alba - PIOPPO BIANCO
Alberela = Populus tremula - PIOPPO TREMOLO
Albero = Populus nigra - PIOPPO COMUNE
Albero = Populus tremula - PIOPPO TREMOLO
Albero de Giuda = Cercis siliquastrm - ALBERO DI GIUDA
Albero de San Andrea = Diospyros Lotus - ALBERO DI S. ANDREA
Alner = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Altea = Hibiscus syriacus - IBISCO
Ambi = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Ambie = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Ambiei = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Ambiei = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Ambio = Alnus glutinosa - ONTANO
Ambo = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Amoler = Prunus insititia - PRUGNO INSITIZIO
Amolerzene = Crataegus torminalis - CHIAVARDELLO
Amoliner = Prunus insititia - PRUGNO INSITIZIO
Ampedies = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Ampedin = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Ampiadè = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Aoniz = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Ardivela = Ligustrum vulgare - LIGUSTRO
Argela = Ligustrum vulgare - LIGUSTRO
Arlivela = Ligustrum vulgare - LIGUSTRO
Armelin = Prunus armeniaca - ALBICOCCO
Armeliner = Prunus armeniaca - ALBICOCCO
Arner = Alnus glutinosa - ONTANO
Arner = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Arner bianco = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Arner della bassa = Alnus glutinosa - ONTANO
Arner negro = Alnus glutinosa - ONTANO
Arnera = Alnus glutinosa - ONTANO
Arseel = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Arseler = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Arseol = Crataegus Azarolus - AZZAROLO
Arseol = Mespilus Cotoneaster - NESPOLO COTONASTRO
Arsepel = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Arsepol = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Arsepol = Crataegus Azarolus - AZZAROLO
Arsepol = Mespilus Cotoneaster - NESPOLO COTONASTRO
Arsepoler = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Arsepoler salvaregh = Mespilus Chamaemespilus - FALSO NESPOLO
Arteluz = Pyrus pollveria - PERO POLVILERIANO
Asiai = Ribes rubrum - RIBES COMUNE
Asie = Ribes rubrum - RIBES COMUNE
Asier = Ribes rubrum - RIBES COMUNE
Asies = Ribes rubrum - RIBES COMUNE
Aune = Alnus glutinosa - ONTANO
Aune = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Aunera = Alnus glutinosa - ONTANO
Aunio = Alnus glutinosa - ONTANO
Auniz = Alnus glutinosa - ONTANO
Auniz = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Aunize mate = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Auno = Alnus glutinosa - ONTANO
Auno negro = Alnus glutinosa - ONTANO
Auselada = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Auselada = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Ausloda = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Ausolada = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Avec = Pinus Abies - ABETE BIANCO
Avedin = Pinus Abies - ABETE BIANCO
Avet = Pinus Abies - ABETE BIANCO
Avez = Pinus Abies - ABETE BIANCO
Avezin = Pinus Abies - ABETE BIANCO
Avezo = Pinus Abies - ABETE BIANCO
Barance = Pinus Mughus - PINO MUGO
Barancio = Pinus Mughus - PINO MUGO
Baranco = Pinus Mughus - PINO MUGO
Bareta da prete = Evonymus europaeus - FUSAGGINE
Bedoi = Betula alba - BETULLA
Bedoi = Betula pubescens - BETULLA PUBESCENTE
Bedol = Betula alba - BETULLA
Bedon = Betula alba - BETULLA
Beduin = Betula alba - BETULLA
Beduoi = Betula alba - BETULLA
Beduoin = Betula alba - BETULLA
Beduoin = Betula pubescens - BETULLA PUBESCENTE
Bereta da prete = Evonymus latifolius - EVONIMO DI FOGLIE LARGHE
Bianchei = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Biancher = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Bignonia = Bignonia Catalpa - CATALPA
Bine de pan = Evonymus europaeus - FUSAGGINE
Bine de pan = Evonymus latifolius - EVONIMO DI FOGLIE LARGHE
Biscorz = Rhamnus catharticus - SPINO CERVINO
Bisognoler = Mespilus Amelanchier - PERO CERVINO
Bobola = Betula alba - BETULLA
Bodis = Daphne Mezereum - MEZEREO
Bodoi = Betula pubescens - BETULLA PUBESCENTE
Bodola = Betula alba - BETULLA
Bodola = Betula pubescens - BETULLA PUBESCENTE
Bogola = Betula alba - BETULLA
Bolerzen = Crataegus torminalis - CHIAVARDELLO
Bonaje = Onionis spinosa - ONIONIDE SPINOSA
Boola = Betula alba - BETULLA
Boola = Betula pubescens - BETULLA PUBESCENTE
Bore spinarol = Quercus pubescens - QUERCIA PUBESCENTE
Bos = Buxus sempervirens - BOSSO
Bosso = Buxus sempervirens - BOSSO
Bredol = Betula alba - BETULLA
Bredol = Betula pubescens - BETULLA PUBESCENTE
Bredol de montagna = Betula pubescens - BETULLA PUBESCENTE
Bredola = Betula alba - BETULLA
Broco de caora = Ligustrum vulgare - LIGUSTRO
Bromboler = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Bromboler negro = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Bromboler salvadego = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Bromboler spinoso = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Bromboluzer = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Brosolai = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Brossiedo = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Brugnoc = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Brugnoi = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Brugnoi = Prunus insititia - PRUGNO INSITIZIO
Brugnoi = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Brugnol = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Brusseide = Vaccinium Vitis Idaea - VACCINO RACEMOSO
Brussiei = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Brussiei salvario = Vaccinium Vitis Idaea - VACCINO RACEMOSO
Brussies = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Buga = Pinus Mughus - PINO MUGO
Buligher = Rubus Idaeus - LAMPONE
Bursei = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Bus = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Busc = Corylus Avellana - NOCCIOLO
Busc de nosger = Corylus Avellana - NOCCIOLO
Busc de nosoler = Corylus Avellana - NOCCIOLO
Busicio = Juniperus communis - GINEPRO
Busicio = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Cadroler= Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Camorzine = Spartium radiatum - GINESTRA RAGGIATA
Candroler = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Capei da prete = Evonymus europaeus - FUSAGGINE
Capei da prete = Evonymus latifolius - EVONIMO DI FOGLIE LARGHE
Carpen bianco = Carpinus Betulus - CARPINO BIANCO
Carpen mas-cia = Carpinus Betulus - CARPINO BIANCO
Carpen negro = Carpinus Ostrya - CARPINO NERO
Carpene = Carpinus Betulus - CARPINO BIANCO
Cassia = Robinia Pseudo-Acacia - ROBINIA
Cassia mata = Emerus maior - GINESTRA DI BOSCO
Cassia turca = Mimosa Julibrissin - GAGGIA BIANCA
Castagner = Castanea vesca - CASTAGNO
Castagner cavalin = Aesculus Hippocastanum - IPPOCASTANO
Castagner da cavai = Aesculus Hippocastanum - IPPOCASTANO
Castagner mat = Aesculus Hippocastanum - IPPOCASTANO
Castegner = Castanea vesca - CASTAGNO
Caure = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Caure = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Cedro del Libano = Pinus Cedrus - CEDRO DEL LIBANO
Cedro Deodara = Pinus Deodara - CEDRO DEODARA
Chegole de cian = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Chegoles de cian = Lonicera alpigena - CILIEGIO D' ALPE
Ciandolei = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Ciandrolei = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Ciandroler = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Ciaresera = Prunus Avium - CILIEGIO MONTANO
Ciarpen = Carpinus Betulus - CARPINO BIANCO
Ciarpen = Carpinus Ostrya - CARPINO NERO
Ciarpen mas-cio = Carpinus Ostrya - CARPINO NERO
Ciarpen negro = Carpinus Ostrya - CARPINO NERO
Ciarpin = Carpinus Ostrya - CARPINO NERO
Cimogna = Viburnum Lantana - VIBURNO LANTANO
Ciuciabech = Lonicera Caprifolium - CAPRIFOGLIO
Ciuciabech= Lonicera Periclymenum - PERICLIMENO
Coda de mus = Tamarix germanica - TAMERICE
Coda mussina = Tamarix germanica - TAMERICE
Codogn = Pyrus Cydonia - COTOGNO
Codogner = Pyrus Cydonia - COTOGNO
Codogno = Pyrus Cydonia - COTOGNO
Conastrel = Cornus sanguinea - CORNIOLO SANGUIGNO
Conastrel dele basse = Philadelphus coronarius - FIOR-ANGELO
Conostrel = Cornus sanguinea - CORNIOLO SANGUIGNO
Conostrel = Ligustrum vulgare - LIGUSTRO
Conostrela = Ligustrum vulgare - LIGUSTRO
Conostrela = Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Conostrela = Rhamnus Frangula - FRANGULA
Conostrela bianca = Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Conostrela de pomela rossa = Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Conostrela mata = Lonicera coerulea - LONICERA CERULEA
Conostrela negra = Lonicera nigra - LONICERA NERA
Conostrela rossa = Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Conostrela turchina = Lonicera coerulea - LONICERA CERULEA
Corgnoler = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Cornal = Cornus mascula - CORNIOLO
Cornec = Cornus mascula - CORNIOLO
Corner = Cornus mascula - CORNIOLO
Cornet = Cornus mascula - CORNIOLO
Corno de caora = Ligustrum vulgare - LIGUSTRO
Cornoler = Cornus mascula - CORNIOLO
Cornoler mat = Cornus sanguinea - CORNIOLO SANGUIGNO
Cornoler salvadego = Cornus sanguinea - CORNIOLO SANGUIGNO
Crespin = Berberis vulgaris - CRESPINO
Cucier = Juglans regia (variab.) - NOCE REALE
Cucier = Juglans regia-Linn. - NOCE
Cuciera = Juglans regia-Linn. - NOCE
Cucioner = Juglans regia (variab.) - NOCE REALE
Cucionera = Juglans regia (variab.) - NOCE REALE
Dambiei = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Dambiei = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Danever = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Darnegol = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Darnevol = Juniperus communis - GINEPRO
Dassa-sabina = Juniperus Sabina - GINEPRO SABINA
Davedin = Pinus Abies - ABETE BIANCO
Degnor = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Degnore = Juniperus communis - GINEPRO
Degnore mat = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Denegol = Juniperus communis - GINEPRO
Deneor = Juniperus communis - GINEPRO
Deneor = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Deneora = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Deneora= Juniperus communis - GINEPRO
Denepre = Juniperus communis - GINEPRO
Denepre = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Deneure = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Denever = Juniperus communis - GINEPRO
Denever = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Denever de mont = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Denever montan = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Denevre = Juniperus communis - GINEPRO
Deniore = Juniperus communis - GINEPRO
Deniore = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Desloda = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Desloda = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Deslona = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Deslona = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Desoloda = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Diege = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Diege = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Dieghel = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Diegol = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Diegol da ligadure = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Diegol de montagna = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Dies = Salix Capraea - SALCIO CAPRINO
Digol = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Digol = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Diol = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Diol = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Dorlada = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Dosoloda = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Ducamara = Solanum Dulcamara - DULCAMARA
Durasegher = Prunus Avium duracina - CILIEGIO DURACINO
Edera = Hedera helix - EDERA
Elera = Hedera helix - EDERA
Erba arzentada = Dryas octopetala - DRIADE OTTOPETALA
Erba da intender = Genista tinctoria - GINESTRELLA DEI TINTORI
Erba da tintura = Genista tinctoria - GINESTRELLA DEI TINTORI
Erba dala = Genista tinctoria - GINESTRELLA DEI TINTORI
Erba del legn = Tamarix germanica - TAMERICE
Erba delle formighe = Hedera helix - EDERA
Erba intentura = Genista tinctoria - GINESTRELLA DEI TINTORI
Erba s-ciopola = Colutea arborescens - MEZZARENA ARBORESCENTE
Erela = Hedera helix - EDERA
Erla = Hedera helix - EDERA
Erle = Hedera helix - EDERA
Erna = Hedera helix - EDERA
Erner = Alnus glutinosa - ONTANO
Erola = Hedera helix - EDERA
Fagher = Fagus sylvatica - FAGGIO
Faghera = Fagus sylvatica - FAGGIO
Farinele = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Fava da mont = Crataegus Azarolus - AZZAROLO
Fava de bissa = Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Favales = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Favales de montagna = Mespilus Chamaemespilus - FALSONESPOLO
Fazonel = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Fer da calze = Genista tinctoria - GINESTRELLA DEI TINTORI
Figher = Ficus carica - FICO
Fiopa = Populus alba - PIOPPO BIANCO
Fior da tenze = Genista tinctoria - GINESTRELLA DEI TINTORI
Fior de Santantonio = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Fior de Santantonio = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Fior de spin = Onionis spinosa - ONIONIDE SPINOSA
Fior della rosa = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Fior della rosa = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Fiori da intender = Genista tinctoria - GINESTRELLA DEI TINTORI
Formentiner = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Forzei = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Forzei = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Forzei mat = Daphne Cneorum - DAFNE CNEORO
Forzei mati = Arbutus alpina - ARBUTO ALPINO
Framboler = Rubus Idaeus - LAMPONE
Frambua = Rubus Idaeus - LAMPONE
Frambuer = Rubus Idaeus - LAMPONE
Frambula = Rubus Idaeus - LAMPONE
Frassen = Fraxinus excelsior - FRASSINO
Frassen mas-cia = Fraxinus Ornus - ORNO
Frassen mas-cio = Fraxinus excelsior - FRASSINO
Frassen mestegh = Fraxinus excelsior - FRASSINO
Frassen mestego = Fraxinus excelsior - FRASSINO
Frassen Ornàz = Fraxinus Ornus - ORNO
Frassen salvarech = Fraxinus Ornus - ORNO
Frassen spinarol = Fraxinus Ornus - ORNO
Frassen Vac = Fraxinus Ornus - ORNO
Frassen zentil = Fraxinus excelsior - FRASSINO
Frassenastro = Fraxinus excelsior - FRASSINO
Frassenela = Fraxinus Ornus - ORNO
Frassin = Fraxinus excelsior - FRASSINO
Fratabosco = Lonicera Periclymenum - PERICLIMENO
Frazen = Fraxinus excelsior - FRASSINO
Frezza = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Frezza = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Frussei = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Fursei = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Furzei = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Fusade = Evonymus europaeus - FUSAGGINE
Fusade = Evonymus latifolius - EVONIMO DI FOGLIE LARGHE
Fusaden = Evonymus europaeus - FUSAGGINE
Fusaden = Evonymus latifolius - EVONIMO DI FOGLIE LARGHE
Fusaden salvarego = Evonymus verrucosus - EVONIMO VERRUCOSO
Fuser = Evonymus europaeus - FUSAGGINE
Fuser = Evonymus latifolius - EVONIMO DI FOGLIE LARGHE
Gaja = Robinia Pseudo-Acacia - ROBINIA
Galeter = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Galeter = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Garbin = Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Gardene = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Garlander = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Garlander = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Garnete = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Garnete = Vaccinium Vitis Idaea - VACCINO RACEMOSO
Garnete de ors = Vaccinium Vitis Idaea - VACCINO RACEMOSO
Garnete mate = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Garneter = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Garneter = Vaccinium Vitis Idaea - VACCINO RACEMOSO
Garneter mat = Vaccinium Vitis Idaea - VACCINO RACEMOSO
Garnetoler = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Garolar = Lonicera Caprifolium - CAPRIFOGLIO
Gat = Salix Capraea - SALCIO CAPRINO
Gat = Salix grandifolia - SALCIO A GRANDI FOGLIE
Gat de monte = Salix silesiaca - SALCIO SLESIANO
Gateler = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Gateler = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Gaten = Salix Capraea - SALCIO CAPRINO
Gatena = Salix Capraea - SALCIO CAPRINO
Gatol = Salix Capraea - SALCIO CAPRINO
Gazia = Robinia Pseudo-Acacia - ROBINIA
Geghel = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Geghel = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Gegol = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Gelsomin = Jasminum officinale - GELSOMINO
Geneure = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Genever = Juniperus communis - GINEPRO
Genever = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Genevre = Juniperus communis - GINEPRO
Genior = Juniperus communis - GINEPRO
Genior = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Giadnei = Vaccinium Myrtillus - MIRTILLO
Giadnei dell'ors = Vaccinium uliginosum - MIRTILLO ULIGINOSO
Gianesai = Vaccinium Myrtillus - MIRTILLO
Gianeser = Vaccinium Myrtillus - MIRTILLO
Giasene dure = Vaccinium Oxycoccus - VACCINIO OSSICOCCO
Giasener = Vaccinium Myrtillus - MIRTILLO
Giasener salvadego = Vaccinium uliginosum - MIRTILLO ULIGINOSO
Giasner mat = Vaccinium uliginosum - MIRTILLO ULIGINOSO
Giavatoi = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Giavatoi = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Giazener = Vaccinium Myrtillus - MIRTILLO
Giazin = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Giegol = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Giegol = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Ginepro della Virginia = Juniperus virginiana - GINEPRO DELLA VIRGINIA
Giugioler = Zizyphus vulgaris - GIUGGIOLO
Graspin = Berberis vulgaris - CRESPINO
Grassabech = Lonicera Caprifolium - CAPRIFOGLIO
Grausies = Vaccinium Vitis Idaea - VACCINO RACEMOSO
Graussies = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Guiz = Clematis vitalba - VITALBA
Igol = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Igol = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Igol mat = Cytisus nigricans - CITISO NERO
Igolo = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Igolo = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Isoler = Diospyros Lotus - ALBERO DI S. ANDREA
Isop = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Isop = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Isopo = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Isopo = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Jegol = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Jegol = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Lamoneta = Prunus Avium - CILIEGIO MONTANO
Lampedis = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Lampidies = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Lapin = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Lapin = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Lares = Pinus Larix - LARICE
Larese = Pinus Larix - LARICE
Laris = Pinus Larix - LARICE
Lauroceraso = Prunus Laurus-Cerasus - LAUROCERASO
Lavedin = Pinus Abies - ABETE BIANCO
Leandro = Nerium Oleander - OLEANDRO
Legn cald = Evonymus europaeus - FUSAGGINE
Legn cald = Evonymus latifolius - EVONIMO DI FOGLIE LARGHE
Legn da broche = Evonymus europaeus - FUSAGGINE
Legn da broche = Evonymus latifolius - EVONIMO DI FOGLIE LARGHE
Legn da stecadent = Evonymus europaeus - FUSAGGINE
Legn da stecadent = Evonymus latifolius - EVONIMO DI FOGLIE LARGHE
Legn negro = Ligustrum vulgare - LIGUSTRO
Legnel = Evonymus europaeus - FUSAGGINE
Legnel = Evonymus latifolius - EVONIMO DI FOGLIE LARGHE
Legnel = Lonicera coerulea - LONICERA CERULEA
Legnel = Lonicera nigra - LONICERA NERA
Legnel= Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Lerla = Hedera helix - EDERA
Lesura = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Lesura = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Limon = Citrus limon - CEDRO LIMONE
Limonera= Citrus limon - CEDRO LIMONE
Lucamara = Solanum Dulcamara - DULCAMARA
Lusura = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Lusura = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Luz = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Magnolia = Magnolia grandiflora - MAGNOLIA
Mandoler = Amygdalus communis - MANDORLO
Marantoide = Ailantus glandulosa - AILANTO
Maras-cer = Prunus Cerasus - AMARASCO
Maras-cera = Prunus Cerasus - AMARASCO
Maras-cera salvarega = Rhamnus catharticus - SPINO CERVINO
Maras-cia = Prunus Cerasus - AMARASCO
Marasca = Rhamnus catharticus - SPINO CERVINO
Marascher = Prunus Cerasus - AMARASCO
Marascher turco = Prunus Padus - PRUNO PADO
Maraschera = Prunus Cerasus - AMARASCO
Mareselva = Lonicera coerulea - LONICERA CERULEA
Mareselva = Lonicera nigra - LONICERA NERA
Mareselva = Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Mareselva = Rhamnus catharticus - SPINO CERVINO
Mas = Taxus baccata - TASSO
Medool = Betula alba - BETULLA
Melester = Sorbus acuparia - SORBO DEGLI UCCELLATORI
Melester = Sorbus hybrida - SORBO IBRIDO
Melestra = Sorbus acuparia - SORBO DEGLI UCCELLATORI
Melestre = Sorbus acuparia - SORBO DEGLI UCCELLATORI
Melestre = Sorbus hybrida - SORBO IBRIDO
Melestrego = Sorbus acuparia - SORBO DEGLI UCCELLATORI
Melestrer = Sorbus acuparia - SORBO DEGLI UCCELLATORI
Melestro = Sorbus acuparia - SORBO DEGLI UCCELLATORI
Menestrego = Sorbus acuparia - SORBO DEGLI UCCELLATORI
Mezlegn = Tamarix germanica - TAMERICE
Mignagoi = Salix Capraea - SALCIO CAPRINO
Moe negre = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Moe rosse = Rubus Idaeus - LAMPONE
Moer = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Moer = Rubus Idaeus - LAMPONE
Moi negher = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Moi ros = Rubus Idaeus - LAMPONE
Mojastre = Rubus Idaeus - LAMPONE
Mojer = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Mojer = Rubus Idaeus - LAMPONE
Mojes = Rubus Idaeus - LAMPONE
Molerzen = Sorbus acuparia - SORBO DEGLI UCCELLATORI
More = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
More de rosa = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
More de spin = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
More rosse = Rubus Idaeus - LAMPONE
Morei = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Morer = Morus alba - GELSO BIANCO
Morer de more negre = Morus nigra - GELSO NERO
Morer Giaponese = Morus papyrifera - MORO DA CARTA
Morer negro = Morus nigra - GELSO NERO
Morer negro = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Morer rosso = Rubus Idaeus - LAMPONE
Mores = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Mores negre = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Morsiei = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Much = Pinus sylvestris - PINO SILVESTRE
Muga = Pinus Mughus - PINO MUGO
Mugola = Pinus Mughus - PINO MUGO
Muje = Rubus Idaeus - LAMPONE
Muje negre = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Muje rosse = Rubus Idaeus - LAMPONE
Mujer = Rubus Idaeus - LAMPONE
Mujer negre = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Mujes = Rubus Idaeus - LAMPONE
Mule = Vaccinium uliginosum - MIRTILLO ULIGINOSO
Muligher = Rubus Idaeus - LAMPONE
Muoer = Rubus Idaeus - LAMPONE
Muoje = Rubus Idaeus - LAMPONE
Murighe = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Murighe = Rubus Idaeus - LAMPONE
Murighe rosse = Rubus Idaeus - LAMPONE
Murigher = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Mussach = Vaccinium uliginosum - MIRTILLO ULIGINOSO
Musse = Vaccinium uliginosum - MIRTILLO ULIGINOSO
Mussoi = Vaccinium uliginosum - MIRTILLO ULIGINOSO
Musson = Vaccinium uliginosum - MIRTILLO ULIGINOSO
Nambiei = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Nambiei = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Nas Zipressin = Cupressus distica - CIPRESSO GAGGIA
Nasser = Taxus baccata - TASSO
Nesloda = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Nesloda = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Nespoler = Mespilus germanica - NESPOLO COMUNE
Nespoler del Giapon = Cydonia Japonica - COTOGNO DEL GIAPPONE
Nif = Viscum album - VISCO BIANCO
Noera = Juglans regia-Linn. - NOCE
Nogher = Juglans regia-Linn. - NOCE
Nogher da cucioi = Juglans regia (variab.) - NOCE REALE
Nogher da malutoi = Juglans regia (variab.) - NOCE REALE
Nogher mestego = Juglans regia (variab.) - NOCE REALE
Noghera = Juglans regia-Linn. - NOCE
Noghera da malutoi = Juglans regia (variab.) - NOCE REALE
Noghera Inglese = Juglans nigra - NOCE NERO
Nojara = Juglans regia-Linn. - NOCE
Noseler = Corylus Avellana - NOCCIOLO
Noseler mestego = Corylus ovata - NOCCIOLO OVATO
Noseler mestego = Corylus tubulosa - NOCCIOLO SANGUIGNO
Noseler oliaghi = Corylus tubulosa - NOCCIOLO SANGUIGNO
Noseler uliago = Corylus ovata - NOCCIOLO OVATO
Nosger = Corylus Avellana - NOCCIOLO
Nosger mestegh = Corylus ovata - NOCCIOLO OVATO
Nosger oliaghi = Corylus tubulosa - NOCCIOLO SANGUIGNO
Nosgier oliaghi = Corylus ovata - NOCCIOLO OVATO
Nosolada = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Nosolada = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Nosolai = Corylus Avellana - NOCCIOLO
Nosolei = Corylus Avellana - NOCCIOLO
Nosoler = Corylus Avellana - NOCCIOLO
Nusier = Corylus Avellana - NOCCIOLO
Nusier mestegh = Corylus tubulosa - NOCCIOLO SANGUIGNO
Nusier mestego = Corylus ovata - NOCCIOLO OVATO
Nuzioler = Corylus Avellana - NOCCIOLO
Obia = Acer campestre - ACERO CAMPESTRE
Ogol = Acer campestre - ACERO CAMPESTRE
Ogol salvadego = Acer tataricum - ACERO TARTARICO
Ogolo = Acer campestre - ACERO CAMPESTRE
Oliveta = Ligustrum vulgare - LIGUSTRO
Olivo = Acer campestre - ACERO CAMPESTRE
Olivo = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Olivo = Olea europaea - OLIVO
Olm = Ulmus campestris - OLMO CAMPESTRE
Olm = Ulmus effusa - OLMO D'OLANDA
Olm = Ulmus suberosa - OLMO SUGHERO
Olma = Ulmus campestris - OLMO CAMPESTRE
Olma = Ulmus effusa - OLMO D'OLANDA
Olma = Ulmus suberosa - OLMO SUGHERO
Olmo = Ulmus campestris - OLMO CAMPESTRE
Olmo = Ulmus effusa - OLMO D'OLANDA
Olmo = Ulmus suberosa - OLMO SUGHERO
Oner = Alnus glutinosa - ONTANO
Oner = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Oner mestego = Alnus glutinosa - ONTANO
Oner montan = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Onera = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Oniz = Alnus glutinosa - ONTANO
Oniz = Alnus incana - ONTANO PELOSO o BIANCO
Ool = Acer campestre - ACERO CAMPESTRE
Opi = Acer austriacum - ACERO AUSTRIACO
Opi = Acer campestre - ACERO CAMPESTRE
Opio = Acer austriacum - ACERO AUSTRIACO
Opio = Acer campestre - ACERO CAMPESTRE
Oraja = Clematis vitalba - VITALBA
Orer = Laurus nobilis - ALLORO
Orn = Fraxinus Ornus - ORNO
Osmarin = Rosmarinus officinalis - ROSMARINO
Osol = Acer austriacum - ACERO AUSTRIACO
Ospei = Mespilus Cotoneaster - NESPOLO COTONASTRO
Ovol = Acer campestre - ACERO CAMPESTRE
Pagogn = Viburnum Lantana - VIBURNO LANTANO
Pagogna = Viburnum Lantana - VIBURNO LANTANO
Pagogna mata = Viburnum Opulus - VIBURNO OPPIFOGLIO
Pagogna salvadega = Viburnum Opulus - VIBURNO OPPIFOGLIO
Pagogner = Viburnum Lantana - VIBURNO LANTANO
Paguoima = Viburnum Lantana - VIBURNO LANTANO
Pamnei = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Pan bel = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Pan de crepa = Mespilus Amelanchier - PERO CERVINO
Pan de lof = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Pan de lof = Mespilus Cotoneaster - NESPOLO COTONASTRO
Pan de mio = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Pan e vin = Berberis vulgaris - CRESPINO
Pan-belot = Mespilus Cotoneaster - NESPOLO COTONASTRO
Pandorser = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Panemei = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Panemei = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Paramboler de montagna = Mespilus Chamaemespilus - FALSONESPOLO
Paramolai = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Paramolar = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Paramoler = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Parasolai = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Parasoler = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Paremoler da pan = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Paremoler de montagna = Mespilus Chamaemespilus - FALSONESPOLO
Paresolai = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Paresoler = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Paromblei = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Parombler = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Paromboler = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Paromboler = Crataegus Azarolus - AZZAROLO
Paromboler da pan = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Paromoler = Crataegus Azarolus - AZZAROLO
Parsemoi = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Parsermoi = Mespilus Cotoneaster - NESPOLO COTONASTRO
Paulonia = Paulonia imperialis - PAULONIA
Pec = Pinus Picea - ABETE ROSSO
Peduger = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Peire = Pyrus Malus - MELO SELVATICO
Peire salvarie = Pyrus communis - PERO SELVATICO
Pelors = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Pelorset = Mespilus Chamaemespilus - FALSONESPOLO
Peloser = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Per da spin = Pyrus communis - PERO SELVATICO
Per de Chiza = Pyrus communis - PERO SELVATICO
Per salvarego = Pyrus pollveria - PERO POLVILERIANO
Perasoler = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Perer della brosa = Pyrus communis - PERO SELVATICO
Perer mat = Pyrus communis - PERO SELVATICO
Perer salvadego = Pyrus communis - PERO SELVATICO
Perera mata = Pyrus pollveria - PERO POLVILERIANO
Perera salvarega = Pyrus communis - PERO SELVATICO
Peri d' orso = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Peridors = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Perosoler = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Persegher = Amygdalus persica - PESCO
Perseghera = Amygdalus persica - PESCO
Perusoler = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Peruz = Pyrus pollveria - PERO POLVILERIANO
Peruzoler = Pyrus communis - PERO SELVATICO
Perzezener = Mespilus Amelanchier - PERO CERVINO
Peveroni = Daphne Mezereum - MEZEREO
Pez = Pinus Picea - ABETE ROSSO
Pezo = Pinus Picea - ABETE ROSSO
Pezuò = Pinus Picea - ABETE ROSSO
Pianta che fa zigheri = Bignonia Catalpa - CATALPA
Pianta da corone = Staphylea pinnata - PISTACCHO FALSO
Pich = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Pich = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Pieradores = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Piere de rodos = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Pin = Pinus austriaca - PINO D'AUSTRIA
Pin = Pinus sylvestris - PINO SILVESTRE
Pin bianco = Pinus sylvestris - PINO SILVESTRE
Pin negro = Pinus austriaca - PINO D'AUSTRIA
Pinch = Pinus sylvestris - PINO SILVESTRE
Pino calabrese = Pinus pyrenaica - PINO CALABRESE
Pino strobo = Pinus Strobus - PINO DEL LORD
Pirasoler = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Pirolaro = Celtis australis - BAGOLARO
Pis de can = Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Pisiner = Mespilus Amelanchier - PERO CERVINO
Pisolaro = Celtis australis - BAGOLARO
Pisoler = Celtis australis - BAGOLARO
Pisoler = Mespilus Amelanchier - PERO CERVINO
Pissacan = Rhamnus Frangula - FRANGULA
Pissasan = Rhamnus Frangula - FRANGULA
Pissasan= Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Pissina = Ligustrum vulgare - LIGUSTRO
Pissinela = Lonicera coerulea - LONICERA CERULEA
Pissinela = Lonicera nigra - LONICERA NERA
Platano = Platanus occidentalis - PLATANO D'OCCIDENTE
Platano = Platanus orientalis - PLATANO
Podis = Daphne Mezereum - MEZEREO
Podis de cian = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Pola de nas = Taxus baccata - TASSO
Polis = Daphne Mezereum - MEZEREO
Pomela = Ligustrum vulgare - LIGUSTRO
Pomela da osei = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Pomela da tordi = Sorbus acuparia - SORBO DEGLI UCCELLATORI
Pomela dala = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Pomela de diaol = Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Pomela de piza = Lonicera Periclymenum - PERICLIMENO
Pomela de scarpin = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Pomela negra = Ligustrum vulgare - LIGUSTRO
Pomeler = Rubus Idaeus - LAMPONE
Pomeler mat = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Pomeler = Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Pomer = Pyrus Malus - MELO SELVATICO
Pomer salvadego = Pyrus Malus - MELO SELVATICO
Pomo granà = Punica granatum - MELOGRANO
Pomoler sangonela = Cornus sanguinea - CORNIOLO SANGUIGNO
Pon granà = Punica granatum - MELOGRANO
Pon ingranà = Punica granatum - MELOGRANO
Premboler = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Prementiner = Mespilus Cotoneaster - NESPOLO COTONASTRO
Prementiner de montagna = Mespilus Chamaemespilus - FALSONESPOLO
Premoler = Crataegus Aria - SORBO BIANCASTRO
Premoler = Mespilus Amelanchier - PERO CERVINO
Pudi = Daphne Mezereum - MEZEREO
Pudis = Daphne Mezereum - MEZEREO
Raci da venco = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Rausiè = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Rausiè = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Rausiè mato = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Rausiè mato = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Rece de mus = Tamarix germanica - TAMERICE
Regol = Viburnum Lantana - VIBURNO LANTANO
Regoleze = Clematis vitalba - VITALBA
Reola = Hedera helix - EDERA
Resseol = Mespilus Cotoneaster - NESPOLO COTONASTRO
Ribes = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Ribes = Ribes rubrum - RIBES COMUNE
Ribes negro = Ribes nigrum - RIBES NERO
Ribes rossa = Ribes rubrum - RIBES COMUNE
Ribes-pelos = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Ribeser = Ribes rubrum - RIBES COMUNE
Ribis = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Ribis-spinos = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Roa = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Roai = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Roaje = Clematis vitalba - VITALBA
Roajer = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Roat = Quercus sessiflora - QUERCIA ROVERE
Robinia = Robinia Pseudo-Acacia - ROBINIA
Rodola = Hedera helix - EDERA
Roer = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Rore = Quercus pedunculata - QUERCIA PEDUNCOLATA
Rore = Quercus sessiflora - QUERCIA ROVERE
Rore da ligadure = Quercus sessiflora - QUERCIA ROVERE
Rore dentil = Quercus pedunculata - QUERCIA PEDUNCOLATA
Rore mestego = Quercus pedunculata - QUERCIA PEDUNCOLATA
Rore mestego = Quercus sessiflora - QUERCIA ROVERE
Rore scorzer = Quercus sessiflora - QUERCIA ROVERE
Roro = Quercus pedunculata - QUERCIA PEDUNCOLATA
Roro = Quercus sessiflora - QUERCIA ROVERE
Rosa alpina = Rosa alpina - ROSA ALPINA
Rosa de mont = Rosa alpina - ROSA ALPINA
Rosa mata = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Rosa mata = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Roser = Rosa arvensis - ROSA DEI CAMPI
Roser = Rosa cinnamomea - ROSA CANNELLA
Roser = Rosa muscosa - ROSA MUSCOSA
Roser = Rosa Pimpinellifolia - ROSA BIANCA
Roser da rose bianche = Rosa Pimpinellifolia - ROSA BIANCA
Roser de montagna = Rosa alpina - ROSA ALPINA
Rosmarin = Rosmarinus officinalis - ROSMARINO
Rosola = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Rosoler mat = Rosa canina - ROSA CANINA
Rosoler mat = Rosa lutea - ROSA GIALLA
Rosoler mat = Rosa villosa - ROSA VELLOSA
Rosoler mat = Rosa vulciginosa - ROSA VULCIGINOSA
Rosoler salvaregh = Rosa canina - ROSA CANINA
Rosoler salvaregh = Rosa lutea - ROSA GIALLA
Rosoler salvaregh = Rosa villosa - ROSA VELLOSA
Rosoler salvaregh = Rosa vulciginosa - ROSA VULCIGINOSA
Rossol = Prunus Padus - PRUNO PADO
Rovere = Quercus pedunculata - QUERCIA PEDUNCOLATA
Rovere = Quercus sessiflora - QUERCIA ROVERE
Rovero = Quercus sessiflora - QUERCIA ROVERE
Rus = Rhus cotynus - SOMMACO
Rus = Rhus typhium - SOMMACO PELOSO
Russabech = Lonicera Caprifolium - CAPRIFOGLIO
Rusta = Juniperus communis - GINEPRO
Rusta = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Rusta = Ruscus aculeatus - PUNGITOPO
Rustega = Juniperus communis - GINEPRO
Rustega = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Sabina = Juniperus Sabina - GINEPRO SABINA
Sabucher = Sambucus nigra - SAMBUCO
Sacher = Salix Capraea - SALCIO CAPRINO
Sacher = Salix cinerea - SALCIO ACUMINATO
Sacher dal = Salix vitellina - SALCIO GIALLO
Sacher negro = Salix cinerea - SALCIO ACUMINATO
Salez = Salix Capraea - SALCIO CAPRINO
Salez = Salix fragilis - SALCIO FRAGILE
Salez = Salix pentandra - SALCIO PENTANDRO
Salez = Salix riparia - SALCIO RIPAJUOLO
Salez = Salix triandra - SALCIO TRIANDRO
Salez bianco = Salix alba - SALCIO BIANCO O DA PERTICHE
Salez da ligadure = Salix fragilis - SALCIO FRAGILE
Salez dal = Salix vitellina - SALCIO GIALLO
Salez negro = Salix cinerea - SALCIO ACUMINATO
Salez zal = Salix vitellina - SALCIO GIALLO
Saleza = Salix Capraea - SALCIO CAPRINO
Saleze = Salix Capraea - SALCIO CAPRINO
Saleze mate = Tamarix germanica - TAMERICE
Salezzola = Salix viminalis - SALCIO DA VINCHI
Salger = Berberis vulgaris - CRESPINO
Salgever = Berberis vulgaris - CRESPINO
Saliz da zesti = Salix viminalis - SALCIO DA VINCHI
Salize piangente = Salix babylonica - SALICE PIANGENTE
Salvia = Salvia officinalis - SALVIA
Salvia da osei = Salvia officinalis - SALVIA
Sambuc = Sambucus nigra - SAMBUCO
Sambuc = Sambucus racemosa - SAMBUCO ROSSO
Sambuc mestego = Sambucus nigra - SAMBUCO
Sambuc montan = Sambucus racemosa - SAMBUCO ROSSO
Sambuc ros = Sambucus racemosa - SAMBUCO ROSSO
Sambuc salvarech = Sambucus racemosa - SAMBUCO ROSSO
Sambuc sordin = Sambucus racemosa - SAMBUCO ROSSO
Sambuc sordo = Sambucus racemosa - SAMBUCO ROSSO
Sambuc sorz = Sambucus racemosa - SAMBUCO ROSSO
Sambuc sorz = Viburnum Opulus - VIBURNO OPPIFOGLIO
Sambucher = Sambucus nigra - SAMBUCO
Sambuer = Sambucus nigra - SAMBUCO
Sambugher = Sambucus nigra - SAMBUCO
Sambugher mat = Sambucus racemosa - SAMBUCO ROSSO
Sambugo = Sambucus nigra - SAMBUCO
Sangol = Cornus sanguinea - CORNIOLO SANGUIGNO
Sangol = Rhamnus Frangula - FRANGULA
Sangola = Cornus sanguinea - CORNIOLO SANGUIGNO
Sangoler = Cornus sanguinea - CORNIOLO SANGUIGNO
Sangonela = Cornus sanguinea - CORNIOLO SANGUIGNO
Sangonela = Rhamnus Frangula - FRANGULA
Sanguina = Cornus sanguinea - CORNIOLO SANGUIGNO
Sanguinela = Cornus sanguinea - CORNIOLO SANGUIGNO
Sanguinela = Rhamnus Frangula - FRANGULA
Sanguiner = Cornus sanguinea - CORNIOLO SANGUIGNO
Saper = Pyrus Malus - MELO SELVATICO
Savina = Juniperus Sabina - GINEPRO SABINA
Scambaron = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Scambaron = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Scarpin = Berberis vulgaris - CRESPINO
Schenel = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Schenel = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Schit d'agnel = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Schita de gata = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Schitarole = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Sciocoi = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Sciocoi = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
S-ciolot = Salix Capraea - SALCIO CAPRINO
S-ciopole = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
S-ciopole = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Scoete = Tamarix germanica - TAMERICE
Secamoro = Syringa vulgaris - SICCOMORO
Senis-ci = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Senis-ci = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Slambrogn = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Sloda = Erica tetralix - ERICA TETRAGONA
Sloda = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Sloda mata = Rhododendron Chamaecistus - RODODENDRO FALSO-CISTO
Smara = Loranthus europaeus - LORANTO EUROPEO
Smara = Viscum album - VISCO BIANCO
Smare = Viscum album - VISCO BIANCO
Smoi negher = Rubus fruticosus - ROVO COMUNE
Smoi ros = Rubus Idaeus - LAMPONE
Sofora = Sophora japonica - SOFORA DEL GIAPPONE
Sorbol = Sorbus hybrida - SORBO IBRIDO
Sorboler = Sorbus domestica - SORBO DOMESTICO
Sperdors = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Sperdos = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Spin bianco = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Spin Capeleto = Rhamnus Paliurus - GIUGGIOLO SELVATICO
Spin d'erba = Onionis spinosa - ONIONIDE SPINOSA
Spin d'ors = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Spin da stropacui = Rosa canina - ROSA CANINA
Spin da stropacui = Rosa lutea - ROSA GIALLA
Spin da stropacui = Rosa villosa - ROSA VELLOSA
Spin da stropacui = Rosa vulciginosa - ROSA VULCIGINOSA
Spin de corf = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Spin de giara = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Spin de Graspin = Berberis vulgaris - CRESPINO
Spin de per mat = Crataegus Oxyacantha - BIANCO-SPINO
Spin de salet = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Spin de Salgever = Berberis vulgaris - CRESPINO
Spin de Scarpin = Berberis vulgaris - CRESPINO
Spin de schit = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Spin de zurla = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Spin del Signor = Gleditschia triacanthos - GLEDICCIA SPINOSA
Spin in cros = Gleditschia triacanthos - GLEDICCIA SPINOSA
Spin negro = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Spin negro = Rhamnus catharticus - SPINO CERVINO
Spin revers = Rosa canina - ROSA CANINA
Spin revers = Rosa lutea - ROSA GIALLA
Spin revers = Rosa villosa - ROSA VELLOSA
Spin revers = Rosa vulciginosa - ROSA VULCIGINOSA
Spin zal = Berberis vulgaris - CRESPINO
Spina morta = Berberis vulgaris - CRESPINO
Spina-cristi = Gleditschia triacanthos - GLEDICCIA SPINOSA
Spina-crucis = Gleditschia triacanthos - GLEDICCIA SPINOSA
Spinela = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Spinela = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Spiner Graspin = Berberis vulgaris - CRESPINO
Stombolei = Sorbus acuparia - SORBO DEGLI UCCELLATORI
Stornele = Arbutus Uva-ursi - UVA ORSINA
Strazabosco = Lonicera Periclymenum - PERICLIMENO
Strazzabosco = Emerus maior - GINESTRA DI BOSCO
Stropa = Salix vitellina - SALCIO GIALLO
Stropacù = Rosa canina - ROSA CANINA
Stropacù = Rosa lutea - ROSA GIALLA
Stropacù = Rosa villosa - ROSA VELLOSA
Stropacù = Rosa vulciginosa - ROSA VULCIGINOSA
Stropacui = Rosa canina - ROSA CANINA
Stropacui = Rosa lutea - ROSA GIALLA
Stropacui = Rosa villosa - ROSA VELLOSA
Stropacui = Rosa vulciginosa - ROSA VULCIGINOSA
Stropacul = Rosa canina - ROSA CANINA
Stropacul = Rosa lutea - ROSA GIALLA
Stropacul = Rosa villosa - ROSA VELLOSA
Stropacul = Rosa vulciginosa - ROSA VULCIGINOSA
Stropacus = Rosa canina - ROSA CANINA
Stropacus = Rosa lutea - ROSA GIALLA
Stropacus = Rosa villosa - ROSA VELLOSA
Stropacus = Rosa vulciginosa - ROSA VULCIGINOSA
Susiner = Prunus domestica - PRUNO DOMESTICO
Susiner = Prunus insititia - PRUGNO INSITIZIO
Susiner mat = Prunus spinosa - PRUNO SELVATICO
Svenz = Salix alba - SALCIO BIANCO O DA PERTICHE
Svenz = Salix viminalis - SALCIO DA VINCHI
Svenz mestego = Salix argentea - SALCIO ARGENTINO
Tajer = Tilia europaea - TIGLIO
Tajer = Tilia grandifolia - TIGLIO D'OLANDA
Tajer = Tilia vulgaris - TIGLIO INTERMEDIO
Tajer mestego = Tilia grandifolia - TIGLIO D'OLANDA
Talpon = Populus alba - PIOPPO BIANCO
Talpon = Populus dilatata - PIOPPO CIPRESSINO
Talpon = Populus nigra - PIOPPO COMUNE
Talpon = Populus tremula - PIOPPO TREMOLO
Talpon american = Populus monilifera - PIOPPO DELLA VIRGINIA
Talpon bianco = Populus alba - PIOPPO BIANCO
Talpon negro = Populus nigra - PIOPPO COMUNE
Talpon Zipressin = Populus dilatata - PIOPPO CIPRESSINO
Talponela = Populus tremula - PIOPPO TREMOLO
Tamarisighe = Rhododendron Chamaecistus - RODODENDRO FALSO-CISTO
Tamarisighe = Rhododendron ferrugineum - RODODENDRO ALPINO
Tamarisighe = Rhododendron hirsutum - RODODENDRO IRSUTO
Tamber = Carpinus Betulus - CARPINO BIANCO
Tambro = Lonicera Caprifolium - CAPRIFOGLIO
Tamer = Carpinus Betulus - CARPINO BIANCO
Tas = Taxus baccata - TASSO
Tazonel = Erica vulgaris - ERICA COMUNE
Tea = Tilia europaea - TIGLIO
Tea = Tilia vulgaris - TIGLIO INTERMEDIO
Tei = Tilia europaea - TIGLIO
Tei = Tilia grandifolia - TIGLIO D'OLANDA
Tei = Tilia vulgaris - TIGLIO INTERMEDIO
Tremol = Populus alba - PIOPPO BIANCO
Trogno = Corylus Avellana - NOCCIOLO
Tuglia = Thuya occidentalis - TUJA DEL CANADÀ
Tuja = Thuya occidentalis - TUJA DEL CANADÀ
Tuja orientale = Thuya orientalis - TUJA D'ORIENTE
Ua de bissa = Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Ua de can = Lonicera xylosteum - LONICERA VOLGARE
Ua de corf = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Ua de San Duane = Ribes rubrum - RIBES COMUNE
Ua de spin = Berberis vulgaris - CRESPINO
Ua de spin = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Ua de spin mat = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Ua mata = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Ua salvaria = Ribes rubrum - RIBES COMUNE
Ua spinarola = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Ua spinela = Berberis vulgaris - CRESPINO
Ua spinela = Hippophae Rhamnoides - OLIVELLO SPINOSO
Ua spinela = Ribes Grossularia - UVA SPINA
Ua-ribes = Ribes rubrum - RIBES COMUNE
Ua-ribes negra = Ribes nigrum - RIBES NERO
Ua-ribis = Ribes rubrum - RIBES COMUNE
Ubia = Acer campestre - ACERO CAMPESTRE
Uela = Ribes rubrum - RIBES COMUNE
Vac = Fraxinus Ornus - ORNO
Vedin = Pinus Abies - ABETE BIANCO
Veligada = Clematis vitalba - VITALBA
Venc = Salix cinerea - SALCIO ACUMINATO
Vencher = Salix alba - SALCIO BIANCO O DA PERTICHE
Vencher = Salix fragilis - SALCIO FRAGILE
Vencher = Salix pentandra - SALCIO PENTANDRO
Vencher = Salix triandra - SALCIO TRIANDRO
Vencher = Salix viminalis - SALCIO DA VINCHI
Vencio = Salix alba - SALCIO BIANCO O DA PERTICHE
Venco = Salix alba - SALCIO BIANCO O DA PERTICHE
Venco = Salix Capraea - SALCIO CAPRINO
Venco = Salix cinerea - SALCIO ACUMINATO
Venco = Salix fragilis - SALCIO FRAGILE
Venco = Salix pentandra - SALCIO PENTANDRO
Venco = Salix triandra - SALCIO TRIANDRO
Venco = Salix viminalis - SALCIO DA VINCHI
Venco mestego = Salix alba - SALCIO BIANCO O DA PERTICHE
Venco rosso = Salix Helix - SALCIO ROSSO
Venco salvario = Tamarix germanica - TAMERICE
Venz = Salix alba - SALCIO BIANCO O DA PERTICHE
Venz = Salix cinerea - SALCIO ACUMINATO
Venz = Salix riparia - SALCIO RIPAJUOLO
Venz = Salix viminalis - SALCIO DA VINCHI
Venz ros = Salix Helix - SALCIO ROSSO
Venzer = Salix cinerea - SALCIO ACUMINATO
Venzer = Salix riparia - SALCIO RIPAJUOLO
Venzer = Salix viminalis - SALCIO DA VINCHI
Venzer bianco = Salix alba - SALCIO BIANCO O DA PERTICHE
Venzer ros = Salix Helix - SALCIO ROSSO
Verde ramin = Viscum album - VISCO BIANCO
Verdura = Hedera helix - EDERA
Verdura = Loranthus europaeus - LORANTO EUROPEO
Verdura = Viscum album - VISCO BIANCO
Verna = Hedera helix - EDERA
Verola = Hedera helix - EDERA
Verteluz = Pyrus pollveria - PERO POLVILERIANO
Vid = Vitis vinifera - VITE
Vida = Vitis vinifera - VITE
Vide = Vitis vinifera - VITE
Vide a zinque fogie = Hedera quinquefolia - AMPELIDE
Vide oseleta = Vitis vinifera - VITE
Vide rampighina mata = Glycine frutescens - GLICINE
Vide remenga = Vitis vinifera - VITE
Vide salvadega = Vitis vinifera - VITE
Vidiaden = Clematis vitalba - VITALBA
Vidigada = Clematis vitalba - VITALBA
Vidigon = Clematis vitalba - VITALBA
Vidigor = Clematis vitalba - VITALBA
Vidison = Clematis vitalba - VITALBA
Viegher = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Viegher = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Viegol = Cytisus alpinus - AVORNIOLO
Viegol = Cytisus Laburnum - MAGGIOCIONDOLO
Viligada = Clematis vitalba - VITALBA
Virgiade = Clematis vitalba - VITALBA
Vis-cio = Viscum album - VISCO BIANCO
Vissoler = Prunus Cerasus - AMARASCO
Zalez dal = Salix vitellina - SALCIO GIALLO
Zalez zal = Salix vitellina - SALCIO GIALLO
Zanevra = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Zaper = Pyrus Malus - MELO SELVATICO
Zardera = Prunus Avium - CILIEGIO MONTANO
Zarese de can = Lonicera alpigena - CILIEGIO D' ALPE
Zarese de lovo = Lonicera alpigena - CILIEGIO D' ALPE
Zarese de santa Luzia = Prunus Mahaleb - CILIEGIO DI S. LUCIA
Zarese mate = Lonicera alpigena - CILIEGIO D' ALPE
Zarese mate = Prunus Mahaleb - CILIEGIO DI S. LUCIA
Zarese salvadeghe = Prunus Avium - CILIEGIO MONTANO
Zareser = Prunus Avium - CILIEGIO MONTANO
Zareser = Prunus Padus - PRUNO PADO
Zareser = Prunus rubiconda - CILIEGIO SELVATICO A FRUTTI ROSSI
Zareser da canuce = Prunus Padus - PRUNO PADO
Zareser da zarese negre = Prunus Avium - CILIEGIO MONTANO
Zareser da zarese rosse = Prunus rubiconda - CILIEGIO SELVATICO A FRUTTI ROSSI
Zareser salvadego = Prunus Padus - PRUNO PADO
Zaresera = Prunus Avium - CILIEGIO MONTANO
Zariese de can = Lonicera coerulea - LONICERA CERULEA
Zariese de can = Lonicera nigra - LONICERA NERA
Zarisera = Prunus Avium - CILIEGIO MONTANO
Zeneor = Juniperus communis - GINEPRO
Zeneor = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Zeneure = Juniperus communis - GINEPRO
Zeneure = Juniperus nana - GINEPRO NANO
Zenevra = Juniperus communis - GINEPRO
Zerat = Quercus pubescens - QUERCIA PUBESCENTE
Zereser = Prunus Avium - CILIEGIO MONTANO
Zereser santo = Diospyros Lotus - ALBERO DI S. ANDREA
Zerpiner = Sorbus hybrida - SORBO IBRIDO
Zesarela salvarega = Vinca minor - VINCA MINORE
Zimes = Daphne Mezereum - MEZEREO
Zimogna = Viburnum Lantana - VIBURNO LANTANO
Zipresso = Cupressus sempervirens - CIPRESSO
Zirboler = Sorbus hybrida - SORBO IBRIDO
Zirium = Pinus Cembra - CIRMOLO
Zirmo = Pinus Cembra - CIRMOLO
Zirmol = Pinus Cembra - CIRMOLO
Zirmolo = Pinus Cembra - CIRMOLO
Zirom = Pinus Cembra - CIRMOLO
Zirom = Pinus Cembra - CIRMOLO
Zirpoler = Sorbus hybrida - SORBO IBRIDO
Zirum = Pinus Cembra - CIRMOLO
Zizoler = Zizyphus vulgaris - GIUGGIOLO
Zucamara = Solanum Dulcamara - DULCAMARA
Zuzabech = Lonicera Caprifolium - CAPRIFOGLIO
Zuzabech= Lonicera Periclymenum - PERICLIMENO

Nessun nome riportato = Abete nero
Nessun nome riportato = Atragene alpina
Nessun nome riportato = Spiraea decumbens

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