22.2.09

TECNOLOGIA BOTANICO-FORESTALE = LETTERA C

Nome Botanico

Carpinus Betulus-Linn.

Nome Italiano

CARPINO BIANCO - CARPINO - CARPINE - CARPINO COMUNE.

Nome Vernacolo

Cárpen bianco - Carpene - Tamer - Tamber - Ciarpen - Carpen mas-cia.

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Carpinus viene dai vocaboli celtici car = legno, pen = testa, legno opportuno per gioghi da buoi.
Questa pianta raggiunge l'altezza di 8-10 metri ed un diametro alla base di 50 a 70 centimetri; preferisce terreno fresco, sciolto, sostanzioso, siliceo, calcare o argilloso, ed un'esposizione non tanto soleggiata, e cresce fino all'elevatezza di 1100 metri dal mare. Si propaga mediante semina e trapianto e giunge al massimo suo sviluppo in 100 a 150 anni, vivendone 300 a 400.
Il legno bianco, solido, pesante, tenace, elastico, di tessitura uniforme e fibra fina, è uno dei migliori per legna da fuoco. Si presta molto bene per strettoj, torchi, viti di pressione, carrucole, leve, cilindri, pistoni, ruote d'ingranaggio, rocchetti ed altre parti .di macchine; inoltre serve per timoni, carretti, tavole, tavolini, scranne, armadi, gioghi da buoi, ecc. Pelle costruzioni navali lo si ricerca in tronchi e tavole.
La scorza serve pella concia delle pelli e col libro tingonsi in giallo i tessuti di cotone.
Le foglie tanto verdi che secche, come anche i giovani ramoscelli sono un buon pasto pegli animali lanuti e caprini, ed il decotto di queste foglie è stimato quale rimedio efficace nelle ammaccature dei cavalli.
La semente matura in Ottobre; la semina si fa ancora in autunno o nella successiva primavera; il seme posto in terra l'autunno germina nella prossima primavera, e quello seminato in primavera dopo uno o due anni: la forza germinativa ha la durata di 3-4 anni.
Il carbone è buonissimo ed assai adoperato nelle fonderie, quanto nelle cucine ed anche nella fabbricazione della polvere pirica.
Da 25 chilogrammi di cenere si ottengono chilogrammi 3 di potassa.
Il peso d'un decimetro cubico di legno fresco di chilogrammi 1,111, secco chilogrammi 0,826.
La forza calorifera ragguagliata su 100, pel legno è, se fluitato 75, non fluitato 99 e pel carbone 100.

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Nome Botanico

Carpinus Ostrya-Linn. - Ostrya vulgaris-Willd. - Ostria carpinifolia-Scop. - Ostrya italica-Mich.

Nome Italiano

OSTRIA - CARPINO NERO - CARPINO ROSSO - CARPINO LUPPOLO.

Nome Vernacolo

Càrpen negro - Ciàrpen negro - Ciàrpen - Ciàrpin - Ciàrpen mas-cio.

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Questa pianta che si trova fino a mezzo monte delle vallate Feltrina e Bellunese sino all'elevatezza di circa 550 metri dal mare, raggiunge l'altezza di 10 a 12 metri ed un diametro medio di 30 a 40 centimetri. Preferisce un terreno calcareo asciutto ed una esposizione in falde e colline a mezzogiorno. Si propaga mediante seme e piantagione e giunge al massimo suo sviluppo in 100 anni, vivendone 200 e più se in circostanze favorevoli.
Il suo legno di un colore bianco, durissimo e tenace serve molto bene quale materiale da fuoco, come quello che è un'ottima sorgente di calore, e al pari del carpino bianco viene adoperato per ruote da ingranaggio, per viti di pressione, stanghe e scale da carro e forme da scarpe.
La scorza, e più precisamente il libro serve a tingere la lana.
Le foglie vengono mangiate dalle pecore, ed il decotto, che se ne fa nella veterinaria, viene adoperato per guarire le ferite dei cavalli.
Il seme matura in Ottobre e germina nella prossima primavera.
Il carbone è buono.
La cenere è eguale a quella del carpino bianco e dà potassa nelle medesime proporzioni.
Il peso d'un decimetro cubico di legno fresco è di chilogrammi 1,220, secco di chilogrammi 0,919.
La forza calorifera ragguagliata su 100, è, pel legno non fluitato 100, fluitato 77 e pel carbone 100.

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Nome Botanico

Castanea vesca-Willd. - Fagus Castanea-Linn. - Castanea sativa-Borkh. e Mill. Castanea Vulgaris-Dec. - Castanea sylvestris-Segu.

Nome Italiano

CASTAGNO - CASTAGNO COMUNE.

Nome Vernacolo

Castagner - Castegnèr.

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Castanea nome derivato dal greco Castànea, contrada della Tessalia, vicino al Peneo, di dove il castagno, secondo gli antichi, trae la sua origine. Albero di 15 a 18 metri con un diametro alla base di 60 a 90 centimetri; cresce fino all'elevatezza di 800 metri dal livello del mare, come a San Giorgio presso Tisoi di Belluno, preferendo un terreno fresco, argilloso, in falde a co11ine, a levante ed a ponente. Si propaga mediante semina e piantagione e giunge al massimo suo sviluppo in 60 a 80 anni, vivendone 100 e più.
Quest'albero raggiunge in qualche paese delle grossezze prodigiose. I professori Giorgio Santi e Gaetano Savi ricordano un castagno sul monte Amiata in Toscana di 22 metri di circonferenza, e Giovanni Houel quello sull'Etna detto dei cento cavalli dell'età di circa 4000 anni, con una circonferenza di 160 piedi. Il celebre numismatico Sestini e il Decandolle ritengono il tronco di questo celebre castagno il prodotto di più tronchi uniti insieme. La gente di quei luoghi narra che Giovanna d'Aragona nel recarsi dalla Spagna a Napoli si rifugiasse con cento cavalieri sotto quest'albero per difendersi da una tempesta, ma gli eruditi calcolano una tale istoria una favola popolare.
Il legno di un colore bruniccio, duro e di grana compatta è poco buono come combustibile, brucia male scoppiettando, però le zocche vengono utilizzate sui focolari rotondi nei paesi di montagna, per produrre e mantenere la bragia. Adoperato nell'interno dei fabbricati per tavole e travature o nei lavori sott' acqua si presta benissimo. È adatto per doghe da botti, barili, tinozze, cerchi di tini, pali da vite, e il carradore l'adopera per stanghe, timoni, ecc. Nella marineria è molto usato per bagli, anime di timoni, teste di mora, forcami ed altri simili attrezzi. Serve inoltre il legno sminuzzato pella concia delle pelli.
La scorza serve pure pella concia delle pelli e carbonizzata dà un colore nero.
Le foglie servono per strame.
Il carbone leggero e di poca forza è però molto ricercato nelle fucine a mantice, e da un metro cubico di tal legna si ottengono metri cubi 0,373 di carbone.
Le sementi maturano in Ottobre; le si spargono subito, coprendole di terra 4-6 centimetri, o nella successiva primavera.
La cenere pella sostanza colorante che contiene non può servire al bucato.
Il frutto e gradito all'uomo ed a molti animali e viene adoperato in molte vivande. Si vuole che il pollame ingrassato colle castagne si faccia d'una carne dura e d'un sapore prelibato. In diversi paesi della Germania e d'Italia (nel Casentino e in altre parti della Toscana) colla farina della castagna si fa del pane, la polenda o pattona ed una specie di focaccia, cui daranno il nome di farinata. Dal frutto inoltre si possono estrarre l'amido e la cipria.
Il peso d'un decimetro cubico di legno fresco è di chilogrammi 1,006, secco di chilogrammi O,646.

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Nome Botanico

Celtis australis-Linn.

Nome Italiano

FRAGGIRACOLO - GIRACOLO - PERLARO - BAGOLARO - LOTO AUSTRALE - SPACCASASSI.

Nome Vernacolo

Pisolèr - Pisolàro - Pirolàro.

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Secondo il parere d' alcuni il nome celtis viene dai Celti presso i quali cresceva in grande abbondanza.
Si trova nei fondi a coltura agraria di Feltre e nei giardini del Bellunese sino all'elevatezza dal mare di metri 400.


Questa pianta giunge l'altezza di 12 a 14 metri con un diametro alla base di 30-40 centimetri, predilige terreni fertili e profondi in esposizione meriggiana. Si propaga per semi e con rampolli di radici. Sestini Domenico narra che nel 1776 a Pedara in Sicilia ha osservato una di queste piante, che contava parecchi secoli d'età; aveva il tronco così grosso che quattro uomini bastavano appena ad abbracciarlo.
Il legno bianchiccio, duro, compatto, pesante ed elastico si presta per manichi da frusta, dei quali in Francia si fa grande commercio, per timoni da carri, ruote e per altri utensili domestici. Piglia un bel pulimento ed imita il legno detto satinè, tagliandone obbliquamente le fibre. Può esser adoperato anco per fabbricare istrumenti armonici da fiato e cerchi da carrettelli.
Il peso specifico d'un decimetro cubico di legno secco è di circa chilogrammi 0,845.
Le foglie sono un eccellente foraggio pelle pecore e pelle capre.
I1 frutto è mangiabile, e dalla mandorla spremesi un umore appiccicaticcio che viene adoperato siccome olio nei lumi.
Il seme matura in Ottobre; seminato subito raccolto nell'autunno, spesso germina nel successivo Aprile, ma più spesso nella seconda primavera; vuole essere coperto di terra per 2-3 centimetri.
La scorza essendo molto filamentosa potrebbe benissimo esser adoperata per legare e far carta come quella del Celtis orientalis e servire anco nella concia delle pelli.
Col legno delle radici, che è più bruno, si fanno manichi da coltello ed altri piccoli lavori e si tingono le lane. Come combustibile ha molto pregio.

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Nome Botanico

Cercis siliquastrm-Linn. - Siliquastrum orbiculatum-Moench.

Nome Italiano

ALBERO DI GIUDA - SILIQUASTRO.

Nome Vernacolo

Albero de Giuda.

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Cercis = (navetta) nome dato da Teofrasto, facendo allusione alla forma del frutto che somiglia alla navetta dei tessitori.
Quest'alberetto tortuoso viene coltivato in questa Provincia in piena terra per ornamento nei giardini della vallata Bellunese-Feltrina sino all'elevatezza di 400 metri dal mare. Preferisce i luoghi caldi e terreno profondo. In circostanze favorevoli raggiunge qui l'altezza di 4-5 metri, con un diametro alla base di 18 a 20 centimetri.
Il legno di grana fina, di colore giallognolo venato di bruno potrebbe servire per mobili ricevendo bella politura.
I fiori di sapore piccante si mettono sulle salate per condimento e si conciano coll'aceto. Quando non sono ancora sbocciati, posti in aceto si conservano tutto l'inverno.
Peso. Un decimetro cubico di legno secco pesa Chilogrammi 0,645 circa.

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Nome Botanico

Citrus limon-Linn.

Nome Italiano

CEDRO LIMONE.

Nome Vernacolo

Limonèra - Limòn.

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Citrus - derivante da Citron, città della Giudea. Questa pianta recataci dalle rive del Gange, e più che in altri siti sparsa in Italia e che qui viene coltivata in serre, nei giardini, dà i frutti che non accade nominare poichè ognuno li conosce.
Il suo legno duro, compatto, giallognolo, riceve un bel pulimento ed è buono per piccoli botticelli da vino.
Frutto - Il succo del limone, tanto usato in bibite e nelle vivande, si presta anche per le tinte in seta, e produce varie mutazioni di colori per l' acido nitrico che contiene.

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Nome Botanico

Clematis vitalba-Linn. - Clematis tertia-Matt.

Nome Italiano

VITALBA - CLEMATIDE - VITALBA COMUNE.

nome Vernacolo

Vidigada - Guiz - Roaje - Vidigon - Vidison - Regoleze - Viligada - Veligada - Vidigòr - Oraja - Virgiade - Vidiade.

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Il nome di Clematis deriva dal greco klêma = tralcio di vite. Siccome nella flora fossile dei terreni terziari veggonsi impronte di questa specie, ciò dimostra che la Clematis comparve sulla faccia del globo prima dell'uomo.
Si trova specialmente nelle siepi delle località soleggiate di tutta la Provincia sino all'elevatezza di 1500 metri circa dal mare. Questa pianta di varia lunghezza di 20 a 25 metri, cresce in un terreno asciutto e in un'esposizione assolata, si propaga mediante semina, margotte e barbatelle e perviene al suo massimo sviluppo in 12 a 15 anni, vivendone 20 a 25.
Il legno più o meno duro secondo la plaga nella quale è cresciuto, è elastico a fibra corta e fina e di un colore rossiccio che si fa mano mano più giallo verso il midollo: quando raggiunge una bastevole grossezza viene adoperato per filetti da cornice, bastoncini, per cerchi da botte, e con lunghi getti si fanno corde, cesti, corbe, cuscini da caldaje nelle cascine e si legano i coperti a paglia.
I rimessiticci che spuntano in primavera dalle radici vengono in qualche luogo mangiati, non ostante l'acre loro sapore.
Le foglie ed i ramoscelli danno una tintura gialla e sono vescicatorie.
Il seme matura in Ottobre o Novembre: la semina si fa ancora nell'autunno o nella successiva primavera; quello posto in autunno germina in Aprile o Maggio, e quello seminato in primavera in Maggio o Giugno.
Il peso d'un decimetro cubico di legno secco di chilogrammi 0,571.

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Nome Botanico

Colutea arborescens-Linn. - Colutea hirsuta-Roth.

Nome Italiano

MEZZARENA ARBORESCENTE - ERBA VESCICATORIA - SENNA NOSTRALE - SENNA FALSA.

Nome Vernacolo

Erba s-ciòpola.
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Questo arboscello che raggiunge l'altezza di un metro circa si trova specialmente alle falde del monte Monfenera del Comune d'Alano di Piave della vallata Feltrina sino all'elevatezza di circa 300 metri dal mare Adriatico.
Serve benissimo nei giardini pel suo accrescimento rapido.
Il legno, dove raggiunge una data grossezza, serve allo stipettaio ed al tornitore per alcuni minuti lavori.
I rami tingono in giallo chiaro le stoffe preparate coll'allumina.
Le foglie e le gemme fatte bollire sono purgative e producono il vomito come il seme schiacciato.
Il seme matura in Settembre; lo si semina, coprendolo 6-7 millimetri di terra, appena raccolto o nella prossima primavera; germina in Aprile o ai primi di Maggio.

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Nome Botanico

Cornus mascula-Scop. - Cornus mas-Linn.

Nome Italiano

CORNIOLO - CORNIOLO MASCHIO - GROGNOLO - SANGUINE MASCHIO.

Nome Vernacolo

Cornolèr - Cornèr - Cornàl - Cornèc - Cornèt.

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Cornus dal latino cornu = corno, pella durezza del legno.
Questa pianta si trova in tutti i boschi della Provincia che giaciono sotto l'elevatezza di 1200 metri dal mare, e raggiunge l'altezza di 2 a 4 metri, con un diametro alla base di 30 a 40 centimetri. Preferisce un terreno sostanzioso calcareo-argilloso ed una esposizione solatia; si propaga mediante semina, piantagione e barbatelle e giunge al suo massimo sviluppo in 60 ad 80 anni, vivendone 120 a 140.
Il legno pesante, durissimo, tenace a fibra fina e lunga, è di color giallognolo che va mano mano facendosi rossiccia verso il midollo; è buon combustibile, viene adoperato dal carradore, dal meccanico specialmente per denti da ruota, per manubri, brocchi, per bacchettelle da materassai e serrature dei casolari di montagna nel Cadore. Nella marineria serve per chiodi, manichi da martelli, orecchioni ed altri simili attrezzi. Gli antichi ne preparavano lancie e freccie per l'uso della guerra e della caccia.
La scorza delle radici dà una tintura bruno-rossa atta a colorire le lane; quella dei rami un colore giallo e quella del legno una tinta bruna.
Le foglie disseccate all'ombra danno un buon the.
Dai fiori le api succhiano il principale nutrimento.
I frutti sono mangiati maturi, ed anche immaturi cucinati con foglie d'alloro, citrioli, finocchio e sale, acquistano il gusto delle olive; si riteneva in passato che ridotti in gelatina o sotto altra forma servissero contro le febbri acute, biliose e putride. Colla distillazione si ottiene acquavite.
Il seme matura in Settembre; lo si semina in autunno appena raccolto o nella prossima primavera, coprendolo 2 o 3 centimetri di terra; germina il secondo anno.
Il peso d'un decimetro cubico di legno allo stato secco è di chilogrammi 1,010.

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Nome Botanico

Cornus sanguinea-Linn. - Virgo sanguinea-Matt.

Nome Italiano

SANGUINELLO - SANGUINE - CORNIOLO SANGUINELLO - CORNIOLO SANGUINE - CORNIOLO SANGUIGNO - VERGA SANGUIGNA.

Nome Vernacolo

Conastrèl 1) - Conostrèl - Cornolèr salvadego - Cornolèr màt - Pomolèr sangonèla - Sanguinèla - Sangonèla - Sangol - Sangolèr - Sanguinèr - Sangola - Sanguina.

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Questa pianta che raggiunge l'altezza di 2 a 3 metri e un diametro alla base di 6 a 8 centimetri, si trova specialmente nelle siepi della vallata Bellunese e Feltrina e sparsa qua e là nei boschi fino all'altezza di 1100 metri dal mare. Preferisce un terreno calcareo fresco e un'esposizione ombreggiata; si propaga mediante semina e barbatelle e giunge al massimo suo sviluppo in 15 a 20 anni, vivendone 30 a 40.
Il legno pesante, tenace, duro, a fibra fina e di un colore bianco giallognolo è buon combustibile e quando raggiunge una grossezza bastevole può esser adoperato dal tornitore, dal fabbricatore d'istrumenti musicali da fiato, per cavicchi ed altro.
La scorza, i rami e le foglie possono servire nella concia delle pelli.
I fiori offrono abbondante miele alle api.
I frutti danno un olio per lumi molto usato dai contadini del Bellunese e del Feltrino, i quali lo ottengono nel modo seguente: - Raccolta una data quantità di bacche mature, le pongono a macerare in una mastella; quando cominciano ad ammuffire le estraggono e le mettono a cuocere in una caldaja sino a che la polpa sia diventata tenera. Mediante una mestola (cazza forata) le scolano e le pongono in sacchetti di tela, che su d'una tavola inclinata, e sovraposta ad una caldaja, si comprimono coi piedi cosi da farne scolare tutto il sugo. Estraggono la parte acquosa sottostante alla superficie dell'olio mediante un sifone, e più comunemente schiumano con mestola a fori piccolissimi. Se l'olio contiene ancora dell'acqua, ciò che sperimentano facendolo ardere, lo pongono di nuovo al fuoco costringendola a svaporare. Dicesi che aggiungendo all'olio in tal modo ricavato, una piccola quantità di liquore di saponaria si ottiene un sapone di buona qualità.
II seme matura in Settembre; seminato in autunno germina la prossima primavera, e seminato in primavera fino alla successiva non germina.

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1) I Comunisti di Belluno della destra del Piave chiamano Conostrèl il Cornus sanguinea, e quelli della sinistra invece danno lo stesso nome al Ligustrum vulgare.

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Nome Botanico

Coronilla Emerus-Linn. - Coronilla pauciflora-Lamch. - Emerus maior-Mill.

Nome Italiano

EMERO - GINESTRA SELVATICA - GINESTRA DI BOSCO - DONDOLINO - GINESTRA BACCELLINA.

Nome Vernacolo

Strazzabosco - Cassia mata.
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Coronilla, diminuivo di corona, relativa all'infiorescenza.
Si trova nelle esposizioni soleggiate, sterili e sassose dei boschi della Provincia fino all'elevatezza di 900 metri dal mare.
Nessun uso si fa di questo arboscello in Provincia, tranne di quelli per legna da fuoco e per ornamento nei giardini.

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Nome Botanico

Corylus Avellana-Linn. - Nux Avellana-Matt.

Nome Italiano

NOCCIOLO - NOCCIUOLO - NOCCIOLO AVELLANO - NOCCIOLO SELVATICO.

Nome Vernacolo

Noselèr - Nosolèr - Nusièr - Nuziolèr - Nosgèr - Nosolèi - Nosolài - Busc - Busc de nosolèr - Busc de nosgèr - Trogno.

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Corylus, derivato dal greco corys = elmo, berretta, acconciatura di capo; allusione alla cupola che copre il frutto. Plinio fa derivare questo Avellano dì Abellinae, nome patrio dell'Asia.
Questa pianta che si trova in tutta la Provincia sino all'elevatezza di 1500 metri dal mare, raggiunge l'altezza di 2 a 6 metri ed un diametro alla base di centimetri 15 a 25, preferendo un terreno calcareo fresco, qualunque ne sia l'esposizione. Si propaga mediante semi, barbatelle e rampolli, e giunge al massimo suo sviluppo in 15 a 20 anni vivendone 40 a 50.
Si ricorda per l'Avellano più memorabile quello trovato in un giardino di Francoforte sul Meno, sotto il quale Leopoldo I nell'anno 1657 stava pranzando il giorno dopo l'incoronazione. Il tronco di quest'albero era alto 87 piedi con 24 piedi di circuito.
Il legno leggero, bianco, duro, tenace, elastico, a fibra fina e lunga serve per intrecciature di cesti e di corbe, per cerchi di barili, ritorte, legamenti di zattere, fasci di legna, per camati ed altro. La marina lo adopera in verghe; è buon combustibile e viene' adoperato principalmente nei forni dei prestinai. - Con le bacchette di questa pianta i ciarlatani in passato si vantavano di poter scoprire tesori, miniere, sorgenti, i cadaveri degli assassinati, ed uno dei più celebri fu Giacomo Aymar, paesano di Saint-Veran, nel dipartimento dell'Isère, il quale in Parigi alla corte del duca d'Orleans operò miracoli per quei superstiziosi cortigiani!


Le foglie ed i freschi ramoscelli somministrano gradito pasto alle capre ed alle pecore.
I fiori maschi venivano una volta reputati efficace rimedio alla carie, cui vanno soggette le pecore, ed opportuno preservativo al cimurro dei cavalli. Dal polline il pittore trae un colore giallo adatto a colorire muraglie e lo si stimò in altri tempi un rimedio allo starnuto.
I1 frùtto è buono a mangiarsi e torchiato dà un olio che somiglia a quello di mandorle, ma facile ad irrancidire, onde non lo adopera che nella macina dei colori.
Corteccia - Secondo Daves 100 libbre di corteccia danno 3 libbre circa di principio conceante.
I1 seme matura in Settembre od Ottobre; la sex mina succede in autunno o primavera e la germinazione in Giugno.
Il carbone serve a preparare matite da disegno ed è il migliore, specialmente quello ricavato da radici, pella fabbricazione della polvere pirica.
Il peso d'un decimetro cubico di legno secco è di chilogrammi 0.600.

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Nome Botanico

Corylus ovata-Linn. - Corylus maxima-Willd.

Nome Italiano

CORILO - NOCCIOLO OVATO.

Nome Vernacolo

Noselèr mestego - Nusièr mestego - Noselèr uliago - Nosgièr oliaghi - Nosgèr mestegh.

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Si trova qua e là sparso nei fondi a coltura agraria sino all'elevatezza dal mare di 600 metri, e questa varietà non diversifica dal Corylus tubulosa altro che nella forma del frutto.
Per la semente vedi quanto s'è detto pel Corylus Avellana.

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Nome Botanico

Corylus tubulosa-Linn. - Corylus rubra-Borkh.

Nome Italiano

NOCCIOLO SANGUIGNO - NOCCIOLO TUBOLOSO.

Nome Vernacolo

Noselèr oliaghi - Nosgèr oliaghi - Noselèr mestego - Nusièr mestegh.

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Si trova nelle vallate Bellunese e Feltrina nei fondi condotti a coltura agraria sino all'elevatezza di 600 metri dal mare. Questa pianta raggiunge l'altezza di 4 a 8 metri e un diametro alla base di centimetri 15 a 30. Si propaga mediante piantagione e barbatelle e giunge al massimo suo sviluppo a 15-20 anni, vivendone 40 a 50.
Il legno bianco, leggiero, elastico, duro, a fibra fina e lunga è buon combustibile di cui si fa gran. de consumo presso i panettieri, e ne' mestieri serve molto opportunamente per cesti, cerchi da barile e vincigli per zattere, per legnami da fluitare e per fasci di legna.
Le foglie ed i freschi ramoscelli sono gradito pasto pelle capre e pecore.
Il frutto è buono a mangiarsi e spremuto al torchio dà un olio affine a quello di mandorle.
Per il seme vedi quanto s'è detto pel Corylus Avellana.
I fiori maschi, come quelli del Corylus Avellana, si credono rimedio efficace al cimurro dei cavalli e dal loro polline, che vuolsi sia un rimedio allo starnuto, si trae un colore giallo molto usitato in passato nelle dipinture delle stanze.
Il carbone è parte integrante delle matite da disegno e della polvere da fuoco.
Un decimetro cubico di legno secco pesa chilogrammi 0,644.

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Nome Botanico

Crataegus Aria-Linn. - Sorbus Aria-Savi - Pyrus Aria-Willd. - Mespillus Aria-Scop. et Allion. - Aria Nivea-Host - Azarolus Aria-Borkh.

Nome Italiano

SORBO BIANCASTRO - MATALLO - MELACCIO - LAZZERUOLO DI MONTAGNA - FARINACCIO - LAZZERUOLO SELVATICO.

Nome Vernacolo

Bianchèi - Arsèpol - Arselèr - Arsèpel - Arsepolèr -Arseel - Pelors - Paramolàr - Paramolèr - Parombolèr - Premolèr - Prembolèr - Paremolèr da pan - Paremolài - Parombolèr da pan - Favalès - Bianchèr - Paromblèr.
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Sorbus, dalla parola celtica sormel: sor=aspro; mel= pomo.
Si trova sparso nei boschi della Provincia e specialmente sui monti, all'elevatezza dal mare di 1400 metri.
Questa pianta raggiunge l'altezza di 10 a 12 metri e un diametro alla base di 30-40 centimetri; cresce preferibilmente in un terreno calcareo-argilloso-selcioso, libero ed assolato. Si propaga mediante semina e giunge al massimo suo sviluppo in 80 a 100 anni vivendone 200 circa.
Il legno di un colore bianco gialliccio, durissimo, tenace, a fibra fina e buon combustibile e viene molto adoperato in costruzioni di macchine ed in specialità in quelle nelle quali si richiede molta robustezza, come le pialle, angoli, viti, ecc. nei lavori di tornio, d'intaglio ed anche dallo stipettaio.
Le foglie ed i giovani ramoscelli servono a tingere in bruno scuro il cotone, e di pasto alle pecore ed alle capre.
I fiori sono cercati dalle api che ne succhiano l'umore mieloso.
Coi frutti si fanno acquavite ed aceto. Ammolliti sulla paglia si mangiano, benchè nutrano assai poco e cagionino qualche volta delle coliche. In alcuni dipartimenti della Francia si schiacciano nell'acqua, si fanno fermentare e se ne ottiene un liquore poco diverso da quello del pero pel gusto e pel colore, ma più inebbriante. In Baviera e nel Würtemberg, in anni di carestia, con questi frutti seccati, grattugiati e mescolati con la farina di grano, si fece del pane.
Il seme matura in Ottobre; seminato in primavera, coperto con terra 1-2 centimetri, germina dopo 30-40 giorni.
Il carbone è assai strinato
Il peso d'un decimetro cubico di legno verde è di chilogrammi 1,013, secco di chilogrammi 0,833.
La forza calorifera del legno ragguagliata in 100 è 80.

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Nome Botanico

Crataegus Azarolus-Linn. - Mespilus Azarolus-Allion. - Sorbus aria intermedia-Hartig - Pyrus decipiens-Bechst.


Nome Italiano

AZZAROLO - AZZARUOLO - LAZZERUOLO.

Nome Vernacolo

Arsèpol - Arsèol - Paromolèr - Parombolèr - Fava da mont.
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Questa pianta raggiunge l'altezza di 4 a 5 metri e un diametro alla base di 18 a 20 centimetri. Cresce fino all'elevatezza di 1500 metri dal mare.
Vive e si propaga come il Sorbo biancastro, del quale non è che una varietà, servendo agli stessi diversi suoi usi.
Per la semente vedi quanto si è detto del Crataegus torminalis.

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Nome Botanico

Crataegus Oxyacantha-Linn. - Crataegus monogyna-Savi - Mespilus Oxyacanta-Dur. - Mespilus Oxyncanthoides-Dec. - Mespilus monogyna-All.

Nome Italiano

SPINO BIANCO - BIANCO-SPINO - AZZARUOLO - LAZZERUOLO SPINACUTO.

Nome Vernacolo

Spin bianco - Spin d'ors - Spin de per mat - Sperdòrs - Sperdòs - Panemei - Pan de mio - Pan bel - Pan de lof - Pandorsèr - Pieradores - Parsèmoi - Peridòrs - Piere de rodòs - Peri d' orso - Pedugèr - Pamnei - Formentinèr.
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Questa pianta si trova sparsa in tutta la Provincia sino all'elevatezza di 1600 metri dal mare; raggiunge l'altezza di 2 a 3 metri ed un diametro alla base di 12 a 15 centimetri, preferendo un terreno calcareo-argilloso ed un'esposizione meriggiana e giungendo al massimo suo sviluppo in 20 a 25 anni. Ne vive 50 a 60, si propaga mediante seme che germoglia solo il secondo anno e si presta particolarmente pelle siepi vive, sopportando benissimo la potatura colla forbice e divenendo sicura difesa per molti anni contro gli uomini e le bestie per i molti spini di cui è munita. Il legno pesante, duro, tenace, elastico, di fibra morta e di colore rossiccia a macchie, si adatta a diversi usi, fra i quali principalmente per pialle e bastoni, i quali ricevono una tinta rosso bruna passandoli colla corteccia sopra il fuoco e poscia immergendoli nella calce. Questo legno dà molto calore. Di questo legno i Romani facevano le tede, e, secondo Plinio, il ratto delle Sabine ebbe luogo al chiarore di tede di questa specie.
La corteccia tinge in giallo e in bel bruno rosso le stoffe di lana preparate col bismuto.
I rami legati intorno ai giovani fusti li difendono dagli animali e servono nelle saline pella purificazione della soda nella evaporazione e per concentrare la salmastra.
Foglie - Alcuni autori consigliano l'infusione delle foglie nelle diarree biliose e nella diarrea con rilassamento di stomaco.
I fiori somministrano alle api cera e miele ed un'acqua distillata che fu ritenuta come diuretica.
Le bacche vengono mangiate nell'inverno dagli uccelli. In Svizzera si prepara con esse una bevanda simile alla birra, in altri paesi coll'aggiunta dell'orzo si ricava dell'acquavite, ed in Svezia, mescolandole con pomi acerbi e molto zucchero, un liquore agro-dolce molto gustoso.
I1 seme matura in Ottobre; seminato ancora in autunno germina dopo 18 mesi.
La cenere è abbondante e pregiata.
Un decimetro cubo di legno secco pesa chilogrammi 0,862.

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Nome Botanico

Crataegus torminalis-Linn. - Pyrus torminalis-Willd. - Mespilus torminalis-Allion. - Sorbus torminalis-Matt. - Azarolus torminalis-Borkh.

Nome Italiano

CHIAVARDELLO - BACARELLO - SORBO TORMINALE - PERO TORMINALE.

Nome Vernacolo

Amolèrzene - Bolèrzen.

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Questa pianta, rarissima in questa Provincia, raggiunge l'altezza di 5 a 6 metri ed un diametro alla base di 15 a 20 centimetri.
Si trova nella vallata Feltrina e precisamente sul colle di Selva, all'elevatezza di metri 330 dal mare, in terreno selcioso-calcareo-argilloso ed in esposizione meriggiana. Si propaga mediante semina e piantagione e giunge al suo massimo sviluppo in 60 a 80 anni, vivendone 100 e più.
Il legno bianco o rossiccio a striscio brune, a fibra fina, durissimo e tenace è buonissimo combustibile e può servire agli stipettai, tornitori e meccanici pella sua durezza e per la bella pulitura che riceve: col mordente di sali ferruginosi dà un colore nero.
La scorza per esser un astringente altre volte si adoperava in medicina.
Le foglie somministrano un eccellente foraggio alle pecore e alle capre.
I fiori sono ricercati dalle api.
Il frutto ridotto in farina in qualche paese, viene mangiato.
La semente matura in Ottobre; seminata in autunno germina nel Maggio successivo, e seminata in primavera 30 giorni dopo; il seme vuoi essere coperto con 2-3 centimetri di terra.
Il carbone è tenuto per buono.
Il peso d'un decimetro cubico di legno fresco pesa chilogrammi 1,019, secco 0,878.
La forza calorifera del legno ragguagliata su 100 è 98.

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Nome Botanico

Cupressus distica-Linn. - Taxodium disticum-Reich. - Cupressus americana-Catesb. - Schubertia distica-Mirb.

Nome Italiano

CIPRESSO GAGGIA - TASSODIO.

Nome Vernacolo

Nas Zipressin.

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Questa pianta che si trova sino a 400 metri d'altitudine dal mare nella vallata Bellunese-Feltrina, coltivata pei giardini per ornamento, è originaria
della Luigiana e nel suo paese natio il legno di color bianco rossiccio, leggero, consistente, di fibra fina, è molto pregiato pella fabbricazione di strumenti musicali. Il nome Taxodium dato a questa pianta deriva dal vocabolo greco taxos (tasso), perchè somiglia molto a quest'albero.
Dalle foglie si cava un bel color cannella.
La resina viene ritenuta buona contro le ferite recenti.
Il seme conserva molto tempo la proprietà germinativa.

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Nome Botanico

Cupressus sempervirens-Linn. - Cupressus fastigata-Dec.

Nome Italiano

CIPRESSO.

Nome Vernacolo

Zipresso.
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Questa pianta secondo Halles originaria del monte Ida, e secondo Plinio e Teofrasto dell'isola di Creta, viene coltivata nei giardini della vallata Bellunese e Feltrino sino all'elevatezza di 400 metri dal mare. Raggiunge la forma arborea nella parte più meridionale di questa Provincia con un'altezza di 14 a 18 metri e con un diametro alla base di centimetri 30 a 40, in terreno calcareo. - La sua ombra è nociva.
Il legno di colore giallo rossiccio, compatto, duro, odoroso, resiste bene alle ingiurie degli agenti esterni e potrebbe servire anche qui per porte, finestre, armadi ed altre mobiglie, ricevendo un bel pulimento. Dicesi che la statua di Giove Capitolino fosse di questo legno, così le porte di Diana Efesina che si conservarono per 400 anni, e quelle di S. Pietro in Roma fatte levare da Eugenio III.
Dagli esperimenti fatti dal Comm. Siemoni, un decimetro cubo di legno verde pesa chilogram. 0,765 e secco chilogrammi 0,625.
Il nome di Cupressus secondo alcuni viene dal nome greco dell'isola di Cipro, e secondo altri dal greco Cyparisson, nome mitologico d'un giovane greco amato da Apollo e cangiato per lui in Cipresso.

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Nome Botanico

Cydonia Japonica-Pers.

Nome Italiano

COTOGNO DEL GIAPPONE.

Nome Vernacolo

Nespolèr del Giapòn.

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Questa pianta originaria del Giappone, viene qua coltivata per ornamento nei giardini in forza dei suoi bellissimi fiori rosso carico.
Resiste ai rigidi inverni di queste vallate sino all' elevatezza dal mare di 450 metri, ma non fruttifica.

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Nome Botanico

Cytisus alpinus-Mill. - Cytisus angustifolius-Moench - Laburnum alpinum-Koch.

Nome Italiano

AVORNIOLO - AVORNIELLO - MAGGIOCIONDOLO ALPINO - CITISO ALPINO.

Nome Vernacolo

Diegol da ligadure - Diegol de montagna - Igol - Digol - Jegol - Igolo - Giegol - Galetèr - Geghel - Garlandèr - Viegol - Viegher - Gatelèr - Diol - Diege.
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Si trova in tutti i monti della Provincia all'elevatezza di 600 a 1400 metri dal mare.
Questa pianta raggiunge l'altezza di 6 a 7 metri e un diametro alla base di 20 a 25 centimetri. Preferisce un terreno calcareo-argilloso, ed un'esposizione piuttosto soleggiata. Si propaga mediante semina o piantoncini e giunge al massimo suo sviluppo in 40 a 50 anni, vivendone 80 a 90.
Il legno di colore giallo, che si scurisce cogli anni ed indura, è più elastico di quello del Cytisus Laburnum, e si presta perciò meglio per ritorte.
Per la semente vedi quanto è detto pel Cytisus Laburnum.
Un decimetro cubico di legno secco pesa chilogrammi 0,850.

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Nome Botanico

Cytisus Laburnum-Linn. - Laburnnm vulgare-Griseb.

Nome Italiano

MAGGIOCIONDOLO - MAJELLA - CIONDOLINO - EBANO DELLE ALPI - FALSO EBANO - CITISO LABURNO — MAJO AVORNIELLO.

Nome Vernacolo

Diegol - Digol - Dieghel - Diol - Diege - Jegol - Igol - Igolo - Galetèr - Gatelèr - Gegol - Geghel - Giegol - Garlandèr - Viegol - Viègher.

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Cytisus, dal Greco cytisos, nome dato secondo Plinio ad una pianta di questo genere scoperta nell'isola di Citno, una delle Cicladi. Il Cytisus degli antichi non ha a che fare col nostro.
Si trova nella regione del castagno e in quella della quercia, cioè sino a mezzo monte della vallata Bellunese a metri 500 circa dal livello del mare. Questa pianta raggiunge l'altezza di 6 a 8 metri ed un diametro medio alla base di 20 a 30 centimetri; preferisce un terreno calcareo argilloso ed un' esposizione che non sia settentrionale. Si propaga mediante semina e piantoncini e giunge al massimo suo sviluppo in 30 a 40 anni vivendone 60 e più.
Il legno di un colore giallo che va facendosi cogli anni più scuro, durissimo, tenace, elastico, a fibra corta, viene pella sua durezza comparato all'ebano, ed è in gran uso presso il carradore, il meccanico e il tornitore. Con esso si costruiscono strumenti geodetici e musicali, mobili eleganti per il bel pulimento di cui sono suscettivi, ed è ottimo per pali da viti, per cerchi da botte e per zoccoli. Gli antichi Galli ne fabbricavano archi. Colla calce prende un colore che imita l'ebano.
Come materia da fuoco è buono, ma se è verde bruciando manda un odore disaggradevole.
Le foglie sono un eccellente pasto pelle capre e pecore.
Il fiore si vuole che abbia proprietà medicinali come emetico e purgativo per l'uomo.
La semente matura in Agosto, al più tardi in Settembre: seminata in primavera, coperta con 6-7 millimetri di terra germina dopo 20 giorni circa.
Un decimetro cubico di legno secco pesa chilogrammi 0,857.

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Nome Botanico

Cytisus nigricans-Linn. - Lembotropis nigricans-Griseb.

Nome Italiano

CITISO NEREGGIANTE - CITISO NERO - MAGGIO.

Nome Vernacolo

Igol mat.

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Questo arboscello di circa un metro d'altezza, che si trova nelle vallate Bellunese e Feltrina nei luoghi assolati, calcarei, sassosi sino all'elevatezza di 1300 metri dal mare, non offre qui alcuna utilità e solo può servire come ornamento nei giardini.

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